Alla scoperta dei palazzi che ospitano le banche

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Su iniziativa dell’Abi, l’associazione che raccoglie tutte le banche in Italia, ben 84 edifici storici sedi degli istituti finanziari, spalancheranno i loro battenti al pubblico nella giornata di sabato, 4 ottobre. Dalle ore 10 fino alle 19 di sera. Parte del patrimonio storico del Belpaese torna dunque fruibile, sia pure solo per un giorno. L’evento ovviamente tocca anche Napoli. E non poteva essere diversamente. Nella città di Partenope sono due i palazzi da poter ammirare in tutta lo loro bellezza. Palazzo Zevallos di Stigliano ex sede della Banca Commerciale ora Intesa San Paolo, ed il Palazzo dell’ex Banco di Napoli (anch’esso ora Intesa San Paolo), in via Toledo, la strada dello shopping per antonomasia “made in Naples”.

L’itinerario espositivo di Palazzo Zevallos prevede la possibilità di poter ammirare l’intera collezione di dipinti presenti all’interno dello storico edificio. Tra questi spicca il celebre Martirio di Sant’Orsola del grande maestro Michelangelo da Caravaggio. Insieme con il “Martirio” saranno complessivamente 120 le opere di stile o soggetto napoletano e meridionale che potranno essere ammirate in mostra a Palazzo Zevallos. Opere di diversi autori (Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Francesco Solimena, Anton Smick Pitloo, Vincenzo Gemito ed altri). Una collezione di tele che abbraccia un arco temporale che va dagli inizi del Seicento ai primi anni del Novecento. Per gli amanti degli interni, assolutamente da non perdere gli ambienti dell’ex appartamento nobiliare, ospitati ai piani superiori dell’edificio, con la sala degli amorini, la sala degli stucchi (dove è conservato il dipinto del Merisi), la sala pompeiana (dedicata agli spazi multimediali) e la sala degli uccelli (in cui sono esposte le restanti tele) pronti a rapire lo sguardo dei visitatori. [charme-gallery]

Anche la sede dell’ex Banco di Napoli, ubicata sempre in via Toledo, farà parte dell’iniziativa dell’Abi. Il palazzo in questione fu costruito tra il 1936 e il 1939 da Marcello Piacentini, per volere dell’allora direttore dell’Istituto Giuseppe Frignani il quale, in occasione del 400esimo anniversario dell’azienda di credito decise di creare una nuova sede demolendo la parte settentrionale di Palazzo San Giacomo sino a quell’epoca dimora dell’ente. L’edificio, a metà tra lo stile classico romano e rinascimentale rivisitato in chiave moderna, offre al suo interno un ampio salone a tripla altezza chiuso da un suggestivo lucernario che illumina come non mai l’intero ambiente.

Al secondo piano spicca, invece, la Sala delle Assemblee interamente rivestita di marmi pregiati provenienti dall’Etiopia: senz’altro il pezzo forte della sede. Motivo in più per non perdersi questo insolito “gran tour”…bancario. Questo a Napoli. Ma se desiderate informazioni anche sui palazzi visitabili delle altre città, visitate il sito ufficiale dell’Associazione Bancaria Italiana, www.abi.it.