Successo di pubblico per la rassegna “Attenti al Lupo”, in corso di svolgimento nella sala delle Cortigiane di Castel dell’Ovo a Napoli. Centinaia di visitatori hanno affollato gli spazi del maniero di Virgilio per non perdersi nemmeno un’immagine del triplice percorso espositivo organizzato dall’associazione Kolibrì, presieduta da Bruno Cantamessa e Donatella Trotta, in occasione della decima edizione del progetto “Girogirotondo, cambia il mondo: i 40 anni di Lupo Alberto, i 50 di Mafalda” e “Libri senza parole: da Lampedusa al mondo e ritorno”, la mostra di “silent books” provenienti da 23 paesi selezionati per un progetto di cooperazione internazionale dalla forte valenza sociale e culturale. Kermesse che terminerà domenica 11 maggio.
Oltre mille bambini delle scuole napoletane hanno partecipato ai laboratori tenuti da Lina Cascella, Sofia de Capoa, Chiara Licenziati, Manuela Trimboli e da Amerigo Pinelli, con la partecipazione straordinaria di Luca Dalisi. E migliaia sono le cartoline, realizzate dai bambini campani, che saranno spedite a Lampedusa per poter aprire sull’isola una biblioteca multiculturale permanente per ragazzi grazie a un progetto promosso dall’Ibby.
Ma è stato il lupo azzurro, scanzonato e un po’ sfigato, il protagonista di una grande mostra storica-antologica, curata da Ferruccio Giromini, che ha rovesciato lo stereotipo del lupo cattivo di fiabesca memoria trasformandolo in un formidabile strumento di conoscenza della diversità. Cinquanta pannelli espositivi per raccogliere quarant’anni di successi, comprese le numerose campagne sociali di cui il simpatico lupo azzurro della Fattoria McKenzie si è reso protagonista. In esposizione anche quattro strisce originali degli esordi nel 1974 e dieci tavole degli anni Ottanta pubblicate sul mensile di Lupo Alberto ma, soprattutto, un omaggio a Napoli: un Lupo Alberto “pazzariello” che Guido Silvestri (in arte Silver) ha disegnato per l’occasione e autografato nel giorno dell’inaugurazione, lo scorso 13 marzo. Un amore per la città dichiarato a più riprese dal padre di Lupo Alberto.
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“Ogni volta che lascio Napoli provo un senso di struggimento, come se non dovessi rivederla più. Sarà qualcosa che mi è rimasto attaccato da bambino, la nostalgia evocata dalle canzoni napoletane che piacevano tanto a mia madre, la sua umanità così teatralmente esibita – ha dichiarato Silver – Grazie all’associazione Kolibrì che ha allestito la mostra a Castel dell’Ovo e al recente Comicon, nel quale sono stato presidente di giuria, ho avuto l’opportunità di soggiornare a Napoli dopo una lunga assenza e di ritrovare il calore e il suono di questa meravigliosa città alla quale sono legato da misteriose radici. Sono già alla ricerca di un pretesto per ritornare”.
“La rassegna ‘Attenti al Lupo’ dimostra ancora una volta il profondo impegno profuso dall’associazione Kolibrì per la nostra città e soprattutto per i suoi bambini, sottolinea l’alto valore sociale dei progetti che, che da anni porta avanti, e sottolinea l’importanza delle politiche culturali rivolte ai ragazzi” ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele.
Il progetto “Girogirotondo, cambia il mondo” è stato realizzato grazie al patrocinio e alla collaborazione del Comune di Napoli (assessorato alla Cultura), al sodalizio con la Fondazione Premio Napoli, in partenariato con Lives Fundraising che ha lanciato una campagna crowdfunding, Ibby Italia e PalaExpo di Roma, con il sostegno dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione. Per rivivere i momenti salienti della mostra www.facebook.com/kolibrinapoli.
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