Golfo di Napoli, che gouache! Canottieri e yole colorano il mare per la Lysistrata

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Domenica dedicata al remo, quella appena vissuta sul Lungomare Caracciolo. Nello specchio d’acqua antistante la Villa Comunale di Napoli è andata in scena la 105esima edizione della Coppa Lysistrata, seconda e più antica competizione remiera di tutto il Vecchio Continente (e prima in Italia). Il trofeo, da oltre un secolo, è messo in palio dal Circolo del Remo e della Vela  Italia, che lo ricevette in omaggio agli inizi del ‘900 da Sir Gordon Bennett Junior, magnate d’oltre Oceano, che con quel gesto intese ringraziare i partenopei per l’ospitalità ricevuta in città.

Cinque gli armi scesi in acqua per contendersi l’ambito trofeo. Tutti club figli del Vesuvio. Ai nastri di partenza c’erano: il Circolo Nautico Posillipo, la Canottieri Napoli, il Reale Yacht Club Canottieri Savoia, il Circolo Nautico Stabia e l’Ilva di Bagnoli. Un vero e proprio spettacolo in mare, quello inscenato a pochi passi dagli scogli del Lungomare. Le mitiche otto “yole“, imbarcazioni in fasciame di legno sovrapposto, hanno solcato le onde come lunghe navi da crociera. Primo al traguardo, al termine di un avvincente duello con i rossoverdi posillipini e i giallorossi del Molosiglio, si è confermato l’armo dalle pale biancoblu del circolo luciano del Savoia. Per il terzo anno consecutivo, dunque, è toccata agli atleti allenati da Andrea Coppola e da Mariano Esposito portare nella bacheca dei trofei sociali la bellissima coppa in argento, simbolo storico della Lysistrata. A loro il compito di custodirla gelosamente nelle teche del club nautico dell’antico Borgo Marinari, sino alla prossima edizione per poi restituirla agli organizzatori.