Dopo più di un secolo riapre il campanile di Santa Chiara

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Napoli riabbraccia un pezzo di storia. Dopo più di cento anni, il plurisecolare campanile della basilica di Santa Chiara (proprietà del Fondo Edifici di Culto del ministero dell’interno), adiacente la cittadella dei frati francescani, tornerà ben presto a spalancare i battenti al pubblico. Grazie ad un finanziamento di 158.000 euro, la storica torre campanaria del XIV secolo sarà restaurata con l’avvio dei lavori di messa in sicurezza. A cantieri conclusi, il suggestivo monumento a pianta quadrata ridisegnato, nel corso dei secoli, in stile barocco, tornerà accessibile a cittadini e turisti, i quali potranno inerpicarsi lungo la scalinata interna per raggiungerne la vetta.

Il campanile di Santa Chiara e si articola su tre ordini separati da cornicioni marmorei. Ed è parte integrante del complesso religioso edificato tra il 1310 e il 1340 per volere di Roberto d’Angiò e della regina Sancha d’Aragona, nei pressi dell’allora cinta muraria occidentale, oggi piazza del Gesù Nuovo, a pochi passi da via Spaccanapoli, cuore del Centro Storico di Napoli.

La cittadella dei frati francescani fu edificata sulle rovine di un complesso termale romano del I secolo d.C.,  i cui resti sono in parte ancora visibili sotto le fondamenta della basilica e nel museo custodito all’interno della struttura.