Il presepe napoletano si mette in mostra a Capodichino

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Una tradizione antica che si tramanda da tempo. La prestigiosa arte del presepe a Napoli rappresenta da sempre l’emblema dell’eccellenza della produzione artigianale locale.

Ai maestri artigiani e alle loro preziose ed evocative creazioni ispirate alla sfera della sacra Natività, è dedicata la mostra “The Neapolitan Presepe”, promossa dal Claai, l’associazione dell’artigianato della piccola e media impresa della provincia partenopea.
Un viaggio attraverso la storia, gli usi e i costumi di questa straordinaria forma d’arte nata e cresciuta nella città del Golfo, e che non a caso ha avuto luogo a Napoli, nella sala partenze dellaeroporto di Capodichino.

Tra gli artisti presenti il maestro Ulderico Pinfildi, autentico “fondamentalista” del vero e tradizionale presepe napoletano, come lui stesso ama definirsi. La sua, infatti, è un’innovazione per così dire “silenziosa” che prevede, cioè, la rilettura di alcune scene sacre tipiche del presepe, come quelle della Fuga in Egitto di Maria e Giuseppe con il Bambin Gesù o della rivisitazione della Sacra Famiglia, in cui viene privilegiato il rapporto padre-figlio, a partire dalla posizione di San Giuseppe in primo piano e la Madonna alle spalle.

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Ancora, di grande rilievo è la figura del pastore, guardiano di pecore, qui rappresentato nella sua forza fisica, frutto di attenti studi anatomici. Il tutto dettato da un sentire personale, trasferito agli oggetti che Pinfildi definisce come “parlanti”, sintesi estrema del suo pensiero.

Il viaggio nell’arte presepiale prosegue con il prezioso contributo di Tiziana Grassi, meglio nota come la “dottoressa” che cura le bambole, titolare del famoso Ospedale delle bambole di via Spaccanapoli. In quest’occasione la Grassi ha esposto una preziosa scultura lignea, rappresentante la testa della Madonna, realizzata in legno e occhi di vetro. Un prezioso esemplare proveniente direttamente dai vecchi bauli di famiglia.