Tempo di Pasqua, la chiesa di Donnaregina Vecchia apre le porte al pubblico

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Sono davvero tanti gli itinerari storici e culturali che la magnifica città di Partenope offre ai cittadini ed ai visitatori durante le feste di Pasqua. E fate bene attenzione perché ai consueti percorsi, di cui non solo Napoli, ma l’intera Terra Felix è ricca, si aggiungono questa volta interessanti e inedite visite ad alcuni dei luoghi più suggestivi della città del Golfo, generalmente chiusi al pubblico.

Sì, perché se è vero che alcune tra le più maestose domus pompeiane torneranno a spalancare i battenti al pubblico durante i giorni di festa, altrettanto avverrà ben presto a Napoli con la monumentale chiesa di Donnaregina Vecchia, un vero e proprio gioiello di architettura gotica, rimasto immutato negli anni, ma da tempo chiuso al flusso turistico partenopeo.

Ricordiamo che il complesso monastico di via Settembrini è inaccessibile da tempo nonostante i lavori di restauro, a causa di alcune contese di carattere burocratico. Per fortuna, in vista della Pasqua 2014, le porte dell’edificio sacro voluto dalle Clarisse del monastero di Santa Maria Donnaregina, torneranno a spalancarsi, sia pure eccezionalmente, nella giornata di sabato 5 aprile nell’ambito del tour riservato a dirigenti scolastici e docenti, ai quali sarà data l’occasione e il privilegio di assistere alla presentazione dell’interessante percorso guidato denominato “dal gotico al barocco“. Solo un preludio alla più completa riapertura della struttura che, si spera, avverrà in tempi brevi. E questa volta per tutti.

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Forse non tutti sanno che la chiesa, parte della sede che ospita il Museo Diocesano di Napoli, fu realizzata a cavallo tra il XIII ed il XIV secolo e completata nel 1316 grazie alle donazioni di Maria d’Ungheria, moglie di re Carlo II d’Angiò. Non a caso alla regnante è dedicata una delle opere più rilevanti dell’edificio: lo splendido monumento sepolcrale, opera dell’artista Tino da Camaino. Successivamente, l’impianto fu restaurato, nel corso del XVII secolo, assumendo quelle forme barocche che lo caratterizzano tutt’oggi. Al suo interno spiccano magnifici affreschi attribuiti alla scuola di Pietro Cavallini, sopravvissuti miracolosamente ad un incendio nel 1390.

Insomma non c’è che dire ci troviamo al cospetto di una delle più preziose e rare testimonianze del ciclo artistico trecentesco (e seicentesco) in Europa, e non a caso Napoli ne è la prestigiosa custode. Un ciclo nato gotico ed evolutosi in…barocco.

Chiesa di Santa Maria Donnaregina
Via Luigi Settembrini, 80, Napoli, Tel: 393951 8804