Ville romane a Ponticelli, si riapre lo scavo

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foto generica scavi archeologici
foto generica scavi archeologici

Il  Maggio dei monumenti 2013 non apre solo chiostri, cortili e sagrati (per conoscere tutto il programma di tutte le visite guidate a chiostri e cortili proposti dal Maggio dei Monumenti 2013 clicca qui). Nella periferia di Napoli ci sono resti di epoca romana (altri siti da visitare) che altrove sarebbero grandi attrattori di turismo. Ma qui, tanti che ne abbiamo, sono un po’ dimenticati. E qualcuno ancora da scavare. Ecco allora che il prossimo 8 maggio si apre un cantiere di un nuovo scavo archeologico. A Ponticelli, vicino alla 167, lotto O. Sarà poi data la possibilità di visitare gli scavi già realizzati, a partire da sabato 11 e domenica 12 maggio, con visite guidate e lezioni a cura del Gruppo Archeologico Napoletano.

Qui a Ponticelli si vedono i resti di due ville agricole romane di epoca tra il II ed il IV secolo d.C. Quella meno danneggiata è una villa rustica destinata alla produzione di vino ed olio, quella di Caius Olius Ampliatus. Vi si trovano resti dei locali produttivi e di soggiorno, con pavimenti a mosaico. La villa (come riporta i siti di volontari napoletani www.ganapoletano.it e www.archemail.it) fu sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., quella che seppellì Pompei e le città dell’area vesuviana. 

La scoperta di strutture romane nella zona di Ponticelli avvenne negli anni Ottanta mentre si costruivano abitazioni popolari per il dopo terremoto. I primi scavi archeologici avvennero tra il 1985 e il 1987 e poi nel 2007. L’edificio, ben conservato in diversi ambienti, rappresenta un esempio di villa rustica, con locali destinati alla produzione dell’olio e del vino ed è  esteso su circa 2 mila metri quadrati. A Sud del giardino porticato ci sono gli ambienti dedicati alla lavorazione agricola. Oltre ad alcune zone utilizzate per la panificazione, sono presenti aree destinate alla produzione dell’olio. Sono già stati rinvenuti un piccolo torchio e alcune vasche di decantazione per la pasta di olive. Nella stessa zona della villa sono visibili  ambienti destinati alla lavorazione dell’uva per la produzione del vino. Erano inoltre utilizzati un grosso torchio e la vasca utilizzata per la fermentazione del mosto. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. – si legge ancora su www.ganapoletano.it – portò all’abbandono improvviso della villa. Cosa che ha permesso di recuperare buona parte delle suppellettili della casa. Ma la scoperta più importante è stata il rinvenimento di uno degli abitanti della villa, trovato in un sotterraneo sotto il locale del torchio vinario dove aveva cercato rifugio durante l’eruzione. Qui trovò la morte bruciato vivo dalla nube ardente che ne vaporizzò il corpo.

Tra gli oggetti che la vittima aveva con sé, venne rinvenuto l’anello con il sigillo dell’ultimo proprietario della villa, Caius Olius Ampliatus, discendente di uno dei veterani di Silla che, nella prima metà del I sec. a.C., vennero stanziati in tutto il territorio vesuviano come coloni. La villa ed il suo scavo saranno approfonditi in una pubblicazione a cura di Giuseppe Vecchio e Sergio Cascella, quest’ultimo autore anche dello scavo.

Di seguito il programma di vistite guidate per il Maggio dei monumenti

8 maggio h 10
Nuova apertura degli Scavi della Villa Romana
Ponticelli
Via delle Ville Romane
Adiacente Lotto O
Evento inaugurale alla presenza delle istituzioni

11, 12, 25 e 26 maggio h 9-13
visite guidate per il pubblico

22, 23 maggio h 9-13
visite guidate per le scuole

Lezioni aperte del Gruppo Archeologico Napoletano
A cura di Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo e Municipalità VI, Soprinten­denza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, in collaborazione con Istituto “De Cil­lis”, 70° Circolo e Scuola media “Marino”

Prenotazione obbligatoria: tel 081.7954470 – assessorato.cultura@comune.napoli.it