“Entro il 2016, un nuovo Museo del cibo nell’area archeologica di Pompei“. Lo ha annunciato il soprintendente speciale di Pompei, Ercolano e Stabia Massimo Osanna, a margine della presentazione della mostra “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei“, in programma al Museo dell’Ara Pacis di Roma fino al 15 novembre con anche alcuni reperti mai esposti in arrivo dal sito. “L’idea – ha raccontato Osanna – è quella di raccogliere il complesso dei preziosi reperti organici ritrovati a Pompei. Non si tratta solo di cibo, ma anche, ad esempio, di reperti lignei che stiamo restaurando da Moregine, appartenenti ai preziosi paraventi che venivano utilizzati nei triclini. O reperti osteologici, come il cavallo restaurato da Maiuri. E poi ancora, la borsa di cuoio da Oplontis. Sono tutti reperti che custodiremo in speciali camere climatizzate” e che finora, spiega il soprintendente, proprio per la loro fragilità e la penuria di sedi, non si sono potuti esporre nel sito di Pompei o che addirittura sono rimasti al buio dei depositi. “Il progetto per il Museo è pronto – ha precisato Osanna – Dobbiamo solo chiudere le indagini e decidere dove posizionare la rampa d’accesso e il nuovo ascensore. Proprio in questi giorni iniziamo le indagini sul declino sotto all’attuale Laboratorio di Scienze applicate”, per sondare il terreno, visto che, ha spiegato, “lì corrono le mura e durante la guerra è scoppiata anche una bomba”. “Per i tempi di realizzazione – ha concluso – sarei felice se riuscissimo a bandire tutto al più presto per lavorarci e finire il Museo entro il 2016. Questo ci permetterebbe anche di inserirlo nel Pon 2014-2020”.