Nel giorno in cui Pino Daniele avrebbe compiuto 60 anni la città di Napoli ha deciso di tributargli una celebrazione solenne, un flash mob e un concerto. Manifestazioni pensate e organizzate per ribadire l’affetto immutato nei confronti dell’artista scomparso lo scorso 5 gennaio. Due i tomi consegnati alla famiglia Daniele, nei quali sono stati raccolti i pensieri e i messaggi dei tanti napoletani e fan che hanno voluto rendere omaggio alle ceneri del bleusman esposte per una decina di giorni nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. In prima fila nella sala d’onore del Castel Nuovo di Napoli ci sono la seconda moglie dell’artista, Fabiola Sciabbarrasi e i due figli più piccoli del “Nero a Metà“: Chiara e Francesco. Proprio nelle mani del più piccolo della famiglia il sindaco partenopeo Luigi de Magistris ha consegnato una targa commemorativa: “La città di Napoli a Pino Daniele, un commosso ricordo con profonda gratitudine per la sua ineguagliabile arte“. La celebrazione solenne ha visto anche la partecipazione di Nello Daniele, fratello del cantautore, che ha sottolineato: “Non ci sono parole per descrivere questa giornata spontanea. E’ un omaggio fatto con il cuore, tutto naturale”. L’assessore alla Cultura del Comune, Nino Daniele, ha poi aggiunto: “Impossibile parlare di lui scadendo nella retorica. Nei confronti di Napoli – ha proseguito – Pino Daniele aveva un amore tormentato, cosi’ come lo sono tutti i grandi amori”. “Non ho mai visto una partecipazione come quella successiva alla morte di Pino Daniele – ha ricordato de Magistris – in sette ore siamo riusciti ad organizzare i funerali con una comunità silenziosa. Non riesco a immaginare una vita senza la sua musica che è eterna e ha attraversato le nostre vite”. Per il sindaco il “Mascalzone Latino” rappresentava “l’orgoglio napoletano anche nelle sue storture. Era uno di noi e lo sarà per sempre. Lui era andato via da Napoli ma non ha mai staccato il suo cordone dalla città, non l’ha mai abbandonata e i napoletani questo lo hanno sentito”. De Magistris ha poi ribadito che si stanno concretizzando le procedure per intitolare all’artista una piazza del Centro storico, a poca distanza dal luogo in cui nacque. Va avanti, inoltre, l’iter per l’intitolazione dell’aeroporto di Capodichino e si sta lavorando per ricordare periodicamente il musicista scomparso. A conclusione della celebrazione solenne un gruppo di giovani ha imbracciato chitarre per intonare alcuni dei successi più conosciuti di Pino Daniele. Un flash mob che, in miniatura, ha voluto ricordare la manifestazione spontanea che si ebbe in piazza del Plebiscito il 6 gennaio quando centomila persone si riunirono per ricordare l’artista scomparso da poche e ore e cantare insieme i brani più belli e rappresentativi della sua carriera.