L’altro volto del Maggio dei Monumenti: Boscoreale e i suoi tesori

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Arte, storia, musica e cultura sono i protagonisti assoluti della primavera napoletana, cuore della kermesse del Maggio dei Monumenti che si sta svolgendo, con tante interessanti iniziative, nel capoluogo campano ed in alcuni centri della sua ricca provincia.

C’è tempo fino al 1 giugno 2014 per vivere le numerose tappe previste dal fitto programma di eventi in cui si spazia dalle visite ai principali  monumenti della città, grazie all’iniziativa promossa dalle scuole, agli itinerari turistici messi a punto dalle associazioni culturali. Ma in calendario spiccano anche concerti, mostre d’arte e suggestivi percorsi turistici extra cittadini.

Tra questi, con la sezione Oltre Napoli, inserita all’interno del calendario del Maggio, turisti e visitatori potranno scoprire i tesori archeologici di cui è dotato Boscoreale, comune vesuviano costellato, in età romana, da numerose ville rustiche, alcune delle quali riportate alla luce (e poi risepolte dalla lava del vulcano), agli inizi del secolo scorso, grazie all’iniziativa di alcuni privati. Testimonianze di cui resta traccia, oggi, nel reperto di Villa Regina, scavato negli anni scorsi sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologica.

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Dalle ricerche e dalle campagne di scavo condotte sul posto, sono emersi preziosi reperti tra cui argenterie, resti di affreschi, bronzi, pavimenti a mosaico.
Difficile quantizzare l’ingente valore del patrimonio, tuttavia parte di quel tesoro sarà messo in mostra il 18 maggio all’interno dell’Antiquarium Nazionale di Boscoreale, il museo archeologico che custodisce tutti i rari reperti recuperati dagli scavi di Pompei, Ercolano e Oplonti.

Ma non è finita qua perché il 31 maggio è previsto un altro evento eccezionale: l’apertura straordinaria del sito di Villa Pisanella sede di uno dei tanti insediamenti produttivi che in età romana erano sparsi nel suburbio nord-pompeiano ed i cui resti furono riportati alla luce alla fine dell’Ottocento grazie all’iniziativa del ricco proprietario terriero Vincenzo De Prisco, sui cui suoli si verificò il ritrovamento archeologico.
Fu proprio qui, durante gli scavi, nel 1895, che fu rinvenuto un tesoro di argenteria passato poi alla storia con il nome di “tesoro di Boscoreale“, andato successivamente disperso fra il Museo del Louvre e la Collezione Rothschild, composto da 1.037 monete d’oro e da un servizio di argenteria composto da 108 pezzi di epoca augustea.

E dai fasti della tenuta romana, passiamo ora a un altro edificio storico della zona vesuviana di grande pregio: Palazzo de Prisco in via Luisa Sanfelice.

Le porte della lussuosa abitazione di fine ‘800, inizio ‘900, si apriranno per la prima volta in assoluto il 1 giugno per mostrare a cittadini e turisti i magnifici affreschi in stile pompeiano affissi alle pareti della villa, nonché racconti e aneddoti sulla vita del primo proprietario dell’abitazione, l’avvocato Vincenzo De Prisco.