La commedia dell’arte rivive tra chiese e palazzi di Partenope

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Napoli, teatro a cielo aperto. La secolare tradizione della commedia dell’arte torna ad occupare gli spazi del capoluogo campano grazie all’iniziativa promossa  dalla compagnia teatrale “I viaggi di Capitan Matamoros” che metterà in scena una particolare rassegna nel centro storico della città di Partenope dal 3 al 23 settembre 2014.
Gli spettatori che assisteranno alle performance, saranno così traghettati in un viaggio attraverso spazi ed epoche diverse, grazie alla presenza scenica del  fantomatico Capitan Matamoros convinto di essere l’anima di un grande attore, pronto a narrare la sua storia attraverso quattro momenti tipici della commedia dell’arte che si svolgeranno in particolari location del Centro Storico.
Inoltre, grazie alle accurate visite guidate organizzate dalla cooperativa En Kài Pan, che precederanno i momenti teatrali, verranno svelate curiosità e aneddoti sui luoghi eletti a palcoscenico d’onore per le varie performance.
Ma vediamo nel dettaglio il programma delle rappresentazioni, tutte per la regia di Luca Gatta.

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Si parte con le giornate di mercoledì 3 e giovedì 4 settembre con i “Cunti di Sfessania”, ambientati nello spazio sacro e suggestivo della Basilica di San Giovanni Maggiore. Si prosegue poi con le date di lunedì 8 e martedì 9 settembre, quando sarà la volta dello spettacolo “Che il tormentato cor può ben sentir la doglia del morir” che andrà in scena in una location d’eccellenza come il magnifico Palazzo dello Spagnolo.
Ma non è finita qua, perché il tenore della rassegna si mantiene alto con la performance “La luce e l’ombra”  prevista per mercoledì 17 e giovedì 18 settembre all’interno della Farmacia e nel cortile dell’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili. Infine la chiusura con l’appuntamento di lunedì 22 e martedì 23 settembre quando gli spettatori assisteranno alla rappresentazione della piece “El romancero de Lazarillo”, ambientata negli spazi del Museo Hermann Nitsch.
Insomma l’offerta artistico culturale è davvero varia e meritevole. Ricordiamo che la commedia dell’arte è nata in Italia nel XVI secolo ed è rimasta popolare fino alla metà del XVIII secolo, data della riforma goldoniana. Non si trattava di un genere vero e proprio di rappresentazione teatrale, bensì di una diversa modalità di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni, infatti, non erano basate su testi scritti, ma su dei canovacci detti anche “scenari” e  inizialmente erano tenute all’aperto con una scenografia composta di pochi oggetti. Dunque un modo semplice e improvvisato, ma decisamente molto efficace per trasmettere al pubblico piccole e grandi emozioni. Oggi come ieri.

“I viaggi di Capitan Matamoros”
3-23 settembre 2014, ore 19.30

Basilica di San Giovanni Maggiore, Palazzo dello Spagnolo, Cortile dell’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili e Museo Hermann Nitsch
Info e prenotazioni: coop.enkaipan@gmail.com