Domenica con il Fai si possono scoprire tante meraviglie nascoste o inaccessibili della Campania e in particolare di Piazza Mercato a Napoli, luogo che tra campanili, arte, storia e mestieri è testimone di eventi che hanno trasformato la città. Il percorso proposto dal Fondo Ambiente Italiano per la Giornata Fai d’Autunno, realizzata dai Gruppi Fai Giovani per sostenere la campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, propone un’infinità di scelte. Ecco di seguito, uno per uno, i luoghi spesso inaccessibili in Campania che potranno essere visitati domenica 15 ottobre con il Fai.
La Basilica Santuario del Carmine Maggiore, forte presenza architettonica ai margini del centro storico tutelato dall’Unesco, aprirà in via esclusiva il chiostro normalmente chiuso al pubblico. Sul complesso spicca il campanile alto 75 metri, mentre all’interno si trovano le lapidi sepolcrali di Masaniello e Corradino di Svevia e le tele di Luca Giordano, che insieme al culto della Madonna Bruna costituiscono le pagine di un grande libro di storia (Orario apertura: 9–17. Visite a cura di Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “Elio Vittorini” e del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”).
Sarà inoltre eccezionalmente aperta la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato costruita nel 1351 per volontà del conciatore di pelli Domenico Persio che decise di dedicare una cappella a Corradino di Svevia, proprio nel luogo in cui fu decapitato a soli 16 anni per ordini di Carlo I d’Angiò (Orario apertura: 9– 17).
Altra tappa napoletana della Giornata Fai d’Autunno è la Chiesa di Sant’Eligio Maggiore, prima fabbrica angioina presente a Napoli, nonché esempio più insigne di architettura francese dell’Italia meridionale. Risalente al 1270, il suo interno offre una spettacolare ambientazione gotica e la possibilità di uno studio “radiografico” della genesi delle strutture. Alle ore 11, sotto l’Arco di Sant’Eligio, si svolgerà un evento speciale per scoprire la leggenda che si cela dietro le due ‘testine’ scolpite sotto l’Orologio, con la rappresentazione teatrale dei ragazzi dell’Associazione Assogioca (Orario apertura: 9–17).
E ancora, la Chiesa di San Giovanni a mare, una delle poche testimonianze di architettura romanica a Napoli risalente al XII secolo. All’esterno è stata recentemente collocata una copia di testa muliebre di epoca ellenica, il cui originale, trovato nei paraggi della chiesa, si può ammirare a Palazzo San Giacomo. Le visite saranno accompagnate dall’esibizione dell’Orchestra d’archi Accademica QS. (Ingresso da Via San Giovanni a mare – Orario di apertura: 9–17. Visite a cura di Apprendisti Ciceroni dell’Istituto “Sacro Cuore”).
Inoltre, uno speciale itinerario sarà dedicato alla scoperta dell’artigianato storico di Napoli che continua a custodire la tradizione e la memoria artistica della città. Presso il Consorzio Antico Borgo Orefici, ente di Formazione professionale costituito nel 2000 che rappresenta 98 aziende orafe, si potrà visitare il Museo delle Arti Orafe che, attraverso la raccolta, la conservazione, lo studio e l’esposizione di oggetti, strumenti, macchinari d’epoca e fotografie racconta tutta la complessità e la ricchezza dell’artigianato orafo napoletano. La visita proseguirà alla scoperta delle botteghe orafe e sarà accompagnata da degustazioni di vino (Orario apertura: 9–17. Visite a cura di Consorzio Antico Borgo Orefici. Prenotazione obbligatoria su www.faiprenotazioni.it).
Domenica con il Fai sarà aperta al pubblico l’antica sartoria cine-teatrale Canzanella C.T.N. 75, i cui abiti storici popolano le ampie stanze, sospesi sui grandi stand che disegnano una realtà onirica in bilico tra finzione e rappresentazione. Il museo offre la possibilità di passeggiare tra oltre 15.000 abiti che hanno vestito le opere liriche e teatrali più rinomate: un’imponente Enrico VIII, il celebre abito di Claudia Cardinale ne Il Gattopardo, i deliziosi tubini di Rita Pavone e Patty Pravo e ancora tanti altri (Orario apertura: 9–17).
Ancora, si potrà visitare l’Istituto Isabella d’Este Caracciolo ubicato nel complesso conosciuto come il ‘Carminiello’ o ‘Carminello al Mercato’. La scuola è dotata di un proprio Museo e racchiude in sé laboratori tecnologici di produzione tessile sartoriale, di enogastronomia alberghiero, grafico e informatico. Individuato come eccellenza napoletana, l’Istituto Isabella d’Este Caracciolo, nel solco della tradizione, ha come obiettivo quello di formare i futuri talenti del Made in Italy (Orario apertura: 10–15.30. Visite a cura di studenti dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo e Associazione Respiriamo Arte).
Una visita speciale sarà dedicata anche all’Associazione Culturale Islamica Zayd Ibn Thabit, nata nel 1997 su iniziativa di un piccolo gruppo di musulmani italiani e nord africani che intendevano colmare il vuoto spirituale allora esistente dal punto di vista islamico e nel contempo dare vita ad un centro di assistenza per i tanti immigrati. Negli anni l’Associazione si è ingrandita, riuscendo a rivestire un ruolo importante per le migliaia di immigrati di fede islamica residenti nella regione Campania (Orario apertura: 9 –12:30 / 14:30–15. Visite a cura di Cooperativa Sociale Casba e AbdAllah Massimo Cozzolino. Prenotazione obbligatoria su www.faiprenotazioni.it).
Difendere e amare il patrimonio artistico e ambientale non riguarda solo noi italiani. Per questo, con il progetto “Arte. Un ponte tra culture” verranno proposte visite guidate in lingua, ideate per dar modo ai cittadini di origine straniera di conoscere la storia, l’arte e le bellezze del nostro territorio. Le visite in lingua si svolgeranno alla Basilica Santuario del Carmine Maggiore (spagnolo e arabo), alla Chiesa di Sant’Eligio Maggiore (francese e portoghese), all’antica sartoria cine-teatrale Canzanella (romeno e spagnolo) e all’Associazione Culturale Islamica Zayd Ibn Thabit (spagnolo e cingalese).
Ma a Napoli si comincia addirittura sabato 14 ottobre, con un evento speciale presso la Chiesa di San Giovanni a Mare a Piazza del Carmine (ore 18.00): il “Concerto per flauto e chitarra” dei Maestri Claudia Liccardi (flauto), Salvatore Marra (chitarra) e Agostino Oliviero (violino e mandolino), con la partecipazione del soprano Isa Ercolano, docente di canto lirico al Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini. L’evento offrirà, in un raffinato programma, una scelta di brani di Carulli, Fauré, Rossini, Scarlatti con incursioni nella musica Araba. Introduzione di Leonardo di Mauro e Massimo Lo Iacono.
Domenica con il Fai anche in provincia di Napoli, dove, come di consueto sarà possibile visitare a Massa Lubrense il sentiero escursionistico della Baia di Ieranto (percorso di trekking di media difficoltà di circa 40 minuti), inserita nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella e proprietà del Fai aperta ai visitatori tutto l’anno. (Orario 09:30 – 18:00 prenotazione obbligatoria: cell. 335 8410253). Domenica 15 ottobre è prevista una visita speciale dal titolo Sirene & Janare, in compagnia dell’antropologo Giovanni Gugg sul tema del mito e delle leggende popolari che, da secoli, avvolgono la Baia di Ieranto.
Anche nelle altre province campane domenica con il Fai si potranno seguire diversi e suggestivi itinerari, alcuni ad apertura esclusiva: a Benevento si potranno visitare la Rocca dei Rettori, che aprirà per l’occasione il giardino posteriore, gli spazi interni e il terrazzo, dove si svolgerà, dalle ore 17 alle 20 un aperitivo e il Campanile di S. Sofia. Per la provincia di Caserta ad Aversa apriranno eccezionalmente la Chiesa della Maddalena e chiostro di San Bernardino costruita per volere di Carlo I d’Angiò nel 1269 come Hospitium lebrosorum; la casa di Filippo Saporito e la Cappella Patrizia, situata in un palazzo del ‘400 con uno splendido giardino di corte, che conserva reperti dell’attività dell’illustre psichiatra; il Tribunale Napoli Nord Castello Aragonese ex O.P.G. dimora e rifugio di principi, di regine famose e capitani di ventura, tra cui Giovanna I d’Angiò (Giovanna la pazza), e Muzio Attendolo Sforza. Nel 1750 Carlo III di Borbone ne affidò il restauro a Luigi Vanvitelli, per farne un Quartiere di Cavalleria.
A Padula, domenica con il Fai si va alla scoperta del Complesso Monastico di San Lorenzo a Padula dove saranno aperte, esclusivamente domenica con il Fai le Celle dell’arte contemporanea per ammirare “Le opere e i giorni” a cura di Achille Bonito Oliva, e proseguire nei giardini in un itinerario fra le opere del progetto Ortus Artis; la Certosa di San Lorenzo a Padula, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998, fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino, con i suoi complessivi 51.500 mq è la più estesa d’Italia e tra le maggiori d’Europa. In via eccezionale verranno aperte la biblioteca, la loggia al primo piano del chiostro della foresteria, la Cappella di Sant’Anna e i granai; il Museo Archeologico della Lucania Occidentale che raccoglie materiali rinvenuti nel circondario già dalla fine dell’Ottocento. Rilevanti le tombe recuperate in località Sant’Antonio a Sala Consilina nel 1967.
Ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino, domenica con il Fai si potrà visitare il Museo di Sant’Alberico Crescitelli (1863-1900) che accoglie numerosi oggetti antichi e unici che fondono l’Irpinia alla Cina; la Chiesa Colleggiata dell’Assunta con i suoi preziosi marmi policromi intarsiati e le statue lignee ottocentesche; la fontana di Piè di Castello da ammirare nella sua veste nuova grazie al recente workshop di urbanistica partecipata ed autocostruzione, finalizzato a riqualificare l’area storica della Fontana ed il sentiero che conduce al Piede di San Bernardino; la Biblioteca comunale di Altavilla che occupa gran parte degli ambienti del palazzo Caruso e dispone di oltre 11.000 volumi; il Museo della Gente Senza Storia che offre un suggestivo percorso nella storia dei vinti; il Palazzo Comitale con il monumentale portale d’ingresso in pietra scolpita; l’antica Miniera di zolfo S.A.I.M. che dopo 120 anni di vita, oggi produce zolfi per l’agricoltura e per l’industria.
Domenica con il Fai, in 170 città d’Italia sarà possibile visitare più di 600 siti grazie ai 3.500 volontari del Fai Giovani che sono riusciti ad ottenere l’apertura al pubblico di palazzi, chiese, botteghe artigiane, archivi, architetture industriali in trasformazione, ma anche interi quartieri e borghi.
All’accesso di ogni luogo sarà richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà dedicata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it durante tutto il mese di ottobre.
La Giornata Fai d’Autunno a Napoli è stata presentata ieri alla Casina Pompeiana da Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Maria Rosaria de Divitiis, presidente Fai Campania, Marianna Del Pezzo e Veronica Pennini, del Gruppo Fai Giovani Napoli, Massimo Lo Iacono, delegato cultura Fai Campania. Sono inoltre intervenuti gli ospiti e responsabili dei luoghi di interesse artistico e culturale del programma Giornate Fai di Autunno a Napoli: Claudio Pellone, presidente del Centro Commerciale Antiche Botteghe Tessili di piazza Mercato, il Maestro Vincenzo Canzanella della Sartoria storica del costume teatrale, Roberto de Laurentiis, presidente del Consorzio Borgo Orefici e Abdallah Massimo Cozzolino, Associazione culturale islamica Zayd Ibn Thabit di Napoli.
Per scegliere bene cosa scoprire domenica con il Fai, si consiglia verificare sui siti www.giornatefai.it e www.fondoambiente.it che non ci siano state variazioni di programma dovute a cause di forza maggiore. Le iniziative si svolgeranno anche in caso di condizioni meteo avverse salvo ove espressamente indicato. Informazioni: tel. 02 467615399