Napoli si mette… in mostra con i tesori dell’arte: oltre 250 manufatti di grande valore, restituiti al pubblico dopo recenti lavori di restauro, visibili fino al prossimo 9 luglio. E inseriti nella speciale kermesse dal titolo “Restituzioni 2013 – Tesori d’arte restaurati”. Le opere, sottoposte a restauro nel biennio 2011-2012, provengono da siti archeologici, musei e chiese dei territori di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, dai poli museali delle città di Venezia, Firenze e Napoli stessa, e dai Musei Vaticani. Fra i capolavori in mostra spiccano testimonianze di grande significato storico-artistico legate a diversi periodi storici: dall’VIII secolo a.C., con il sarcofago antropoide di Mes-Isis (il Figlio di Iside) proveniente dal Museo Archeologico di Bologna, al Neoclassico, con una rara fusione in rame sbalzato di Antonio Canova raffigurante una Testa di Medusa (del Museo Civico di Bassano del Grappa). Importante la presenza di opere di ambito meridionale, tra cui il grande mosaico romano con scena di palestra da Reggio Calabria, la cosiddetta Tomba della Principessa di Canosa di Puglia, la celebre Stele Borgia che, insieme a due affreschi provenienti dalla Caserma dei Gladiatori di Pompei, al vaso dell’Amazzonomachia e alla Loutrophoros con Niobe e divinità, proviene dal Museo Archeologico Nazionale partenopeo. La mostra avrà due sedi principali: il Museo di Capodimonte (via Miano) che ha visto, nell’ambito di “Restituzioni” il restauro del Trittico con le “Storie della Passione” , straordinario manufatto in alabastro, e la galleria di Palazzo Zevallos Stigliano, in via Toledo, sede museale partenopea di Intesa Sanpaolo, dove saranno presenti importanti reperti archeologici e sarà esposta la testa di “Medusa” di Canova. [charme-gallery]Nel cuore della città, inoltre, i visitatori avranno la possibilità di conoscere ulteriori tesori custoditi in prestigiose sedi cittadine, anch’esse coinvolte nelle diverse edizioni del programma Restituzioni: la chiesa dei Santi Apostoli, il Museo Diocesano, il Museo del Tesoro di San Gennaro e la Cappella del Tesoro. L’edizione 2013 di Restituzioni – la sedicesima – sarà quindi anche l’occasione per percorrere un itinerario tra luoghi d’arte di Napoli che conservano capolavori restaurati nelle scorse edizioni del progetto fra cui il Reliquiario del Busto e il Reliquiario del Santo del Tesoro di San Gennaro. Terminata l’esposizione, tutte le opere torneranno ai loro luoghi di origine, in una vera e completa “restituzione” al patrimonio del Paese. La mostra è il frutto di un progetto orientato alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano che Intesa Sanpaolo sta portando avanti, ormai, da oltre vent’anni. Un’iniziativa dall’alto valore culturale e simbolico che sino ad ora ha restituito dignità artistica ad oltre un migliaio di opere provenienti da tutto il territorio nazionale, provvedendo non solo alle attività conservative ma anche alla pubblicazione di cataloghi aggiornati delle nuove tecniche di restauro. La mostra è sostenuta dall’alto patronato del Presidente della Repubblica, dalla partnership della Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etno-antopologico e per il polo museale della città di Napoli, del patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali, del patrocinio del Comune di Napoli e della collaborazione dell’associazione “Amici di Capodimonte”. La curatela scientifica è stata affidata a Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti.