Nel tempio del Barocco napoletano l’arte diventa una meraviglia. La stessa che risplende nella rassegna ideata e programmata per la primavera del 2013 dal Museo della Cappella Sansevero, con il contributo del Banco di Napoli e dell’Associazione culturale Ballatoio, con l’intento di aprire gli spazi del celebre monumento a eventi di letteratura, teatro e musica e a un’installazione di arte contemporanea.
La kermesse si chiama, non a caso, “MeravigliArti” e il suo tema è, appunto, la “meraviglia”. Concetto che, storicamente, ha contraddistinto l’attività intellettuale, scientifica e mecenatesca del principe Raimondo di Sangro. I libri che scrisse, le ardite sperimentazioni, le opere che commissionò per la Cappella famosa in tutto il mondo per i suoi capolavori artistici, la statua del Cristo Velato o le macchine anatomiche. Creazioni, quelle del principe, che miravano, più che a ogni altra cosa, a destare sconcerto e incredulità nello spettatore e rispondevano alla sua visione “meravigliosa” del mondo. Proprio per questo la varietà delle arti rappresentate nella rassegna allestita sotto le volte del tempio barocco di Partenope, rappresenta un omaggio alla molteplicità di interessi del principe, che indusse i contemporanei a definirlo non tanto un accademico, quanto “un’accademia intera”.[charme-gallery]
MeravigliArti, già in scena, dallo scorso 7 maggio, negli spazi della Cappella Sansevero, ha offerto e sta ancora offrendo alla platea degli appassionati una serie di appuntamenti caratterizzati da una forte contemporaneità, in modo tale da evocare la coesistenza e la fertile tensione tra originalità e tradizione nella figura stessa del principe Raimondo. Una manifestazione, dunque, fortemente connotativa, con la quale il Museo consolida e rilancia il proprio impegno di istituzione che non solo custodisce cultura, ma ne produce anche. Un impegno che si rinnova con lo spettacolo messo in scena dalla compagnia di Ondadurto Teatro “C’era una volta”, grazie al quale alcune tra le fiabe più famose del pianeta si ergono a protagoniste in una versione “riveduta e… scorretta”, ma sempre altamente spettacolare, delle storie di Hans Christian Andersen, dei fratelli Grimm e di altri autori. L’immaginario fiabesco, cristallizzato da decenni in versioni edulcorate, viene scompaginato a tal punto che i confini tra Bene e Male diventano assai labili. Ondadurto Teatro dà forma a suggestioni, con esiti ora poetici ora grotteschi. Ma la meraviglia, nel loro modo di fare teatro, è garantita.
Meraviglia, appunto. La stessa che, dal prossimo 4 giugno, visitatori e appassionati potranno trovare nella “scultura”: “La sposa madre”. Si tratta di un’opera d’arte contemporanea esposta per la prima volta in assoluto nella navata della Cappella, a pochi passi dal Cristo Velato. D’altronde, proprio dal capolavoro di Giuseppe Sanmartino e da altre opere presenti nel tempio gentilizio la performer napoletana Roxy in the Box ha tratto spunti e suggestioni per la sua “creazione”: un’operazione potente e originale nella “casa” del principe che amava destare stupore.La Cappella Sansevero ospiterà l’installazione fino a domenica 9 giugno.
www.meravigliarti.it
www.museosansevero.it