Il Vicerè Don Pedro de Toledo torna a Napoli per…quattro giorni

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Rinascimento meridionale. Napoli e il Vicerè Pedro de Toledo” è il nome del congresso che si terrà da domani (mercoledì 22 ottobre) a sabato (25 ottobre) tra Napoli e Pozzuoli. Una “quattro giorni” di studio e approfondimento di uno dei periodi più ricchi della storia partenopea nel XVI secolo. Le giornate internazionali riuniranno in un incontro interdisciplinare ricercatori, docenti e studiosi che condivideranno le rispettive competenze critiche al fine di descrivere tutto l’arco temporale del governo di Don Pedro de Toledo, viceré a Napoli, dal 1532 al 1553, in nome di re Carlo V d’Asburgo, di cui fu uno dei più fidati consiglieri. E’ a lui che si deve il risanamento igienico ed edilizio della futura capitale del Regno delle Due Sicilie, uscita sconvolta dalla peste. E fu sempre don Pedro che ordinò che la città di Partenope si dovesse espandere al di fuori della vecchia cinta muraria che ormai la soffocava. E che avviò la pavimentazione delle strade di Napoli e, su progetto degli architetti Ferdinando Manlio e Giovanni Benincasa, fece aprire la grande strada, che da lui poi prese il nome: via Toledo. In vent’anni di governo Don Pedro trasformò Napoli in una delle maggiori capitali italiane ed europee, sia pur operando con il pugno di ferro fino ad entrare in contrasto con la locale casta baronale. L’incontro in programma da domani fino a sabato, verterà sui vari temi, incentrati sulla figura del nobile spagnolo originario di Salamanca ed in particolare sul ventennio 1532/1553, uno dei capitoli più ricchi della storia del Rinascimento napoletano. Giovedì all’Istituto Cervantes di Via Nazario Sauro, a Napoli, a partire dalle 9.30 si terranno diversi incontri con docenti italiani e stranieri. Tra i relatori Roland Béhar della scuola Normale Supéreure de Paris, Jesús Ponce Cárdenas dell’università Comptutense di Madrid, Guido Maria Cappelli, dell’università dell’Extremadura. E ancora Giovanni Ferroni dell’università degli Studi di Padova e Mercedes Blanco dell’université Paris-Sorbonne. Dalle ore 15, invece, gli interventi di Antonio Gargano della Federico II, José Solís de los Santos dell’università di Siviglia, Maria D’Agostino del Suor Orsola Benincasa, Marco Federici dell’Orientale e Tobia R.Toscano della Federico II.