Corsa dell’Angelo e Actus Tragicus, la tradizione al servizio della fede

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Tradizione al servizio della fede. Succede a Forio d’Ischia, uno dei sei comuni dell’Isola Verde, nei giorni delle festività pasquali. Un momento solenne, che coinvolge l’intera comunità. E che culmina, nel giorno di Pasqua, nella caratteristica “Corsa dell’Angelo”, la sacra rappresentazione organizzata dall’antica Arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri, per celebrare il momento dell’incontro della Madonna con il figlio risorto. Quattro i protagonisti del rito (di cui si ha notizia fin dal 1618) che si snoda sottoforma di processione, lungo il corso principale del borgo: Gesù, la Vergine, San Giovanni e l’Angelo, raffigurati in quattro statue lignee (le prime furono scolpite da un artigiano di Napoli tra il 1756 e il 1757; quella dell’Angelo, ricoperta d’oro zecchino, è invece opera dell’artista Vincenzo Mollica) portate a spalla per le vie del paese, sempre dalle stesse famiglie, per un diritto non scritto che si tramanda da padre in figlio. La “Corsa dell’Angelo” rievoca il testo evangelico in cui il Cristo risorto invia il suo Angelo a portare l’annuncio alla Madre mentre questa, insieme a Giovanni, si reca al Sepolcro. La rappresentazione, assai caratteristica e suggestiva, è preceduta da un altro rito relativamente più recente, ma non per questo meno toccante e seguito, denominato “Actus Tragicus”. Si tratta di un vero e proprio dramma sacro itinerante dedicato alla passione e morte di Cristo, realizzato dall’Associazione Actus Tragicus con il patrocinio del Comune di Forio, e giunto, quest’anno, alla sua 27a edizione. Una Via Crucis che si svolge in costumi d’epoca seguita, ogni anno, da migliaia di persone. L’Actus si conclude con la crocifissione di Gesu e dei due ladroni sul piazzale della chiesa del Soccorso. L’appuntamento per l’edizione 2015 dell’Actus è per venerdì 3 aprile, a partire dalle ore 19.30.