I primi a innamorarsene furono gli antichi romani, poi, dopo i lunghi secoli di arrembaggi saraceni, dal Gran Tour ad oggi, la terra delle Sirene è un continuo andirivieni di teste coronate d’Oriente e d’Occidente, divi di Hollywood, magnati dell’industria e della finanza per non dire di registi, poeti e scrittori, grandi musicisti e intellettuali che, scoprendola proficua fonte d’ispirazione, ne hanno fatto il proprio buen retiro. D’altra parte, incantevole da mare per la lussureggiante vegetazione mediterranea che incorona baie e anfratti,La Costiera Sorrentino-amalfitana è una regione che affascina anche via terra per il ritmo calmo della vita e la suggestione di giardini di agrumi che si alternano a distese di ulivi e di tanto in tanto lasciano scoprire gli antichi casali tra Sorrento, Massa e Sant’Agata sui due Golfi, le cartiere e i vecchi mulini della splendida Amalfi, un borghetto marinari tipo Nerano o un paese dipinto come Furore; e ancora, le pittoresche atmosfere di Positano tra botteghe artigianali e interminabili scalinate, le ville e il duomo di Ravello, il museo della ceramica di Raito. [charme-gallery]Da Castellammare di Stabia a Vietri sul Mare, la lunga provinciale che uniscela Penisola Sorrentina alla Costiera Amalfitana si percorre in auto, meglio ancora in moto, seguendo la sagoma dei mille tornanti che ora più interni, ora sull’alto ciglio costiero offrono scorci di paesaggi mozzafiato; un centinaio di chilometri in tutto, tra visioni d’incanto su Capri e Li Galli così come sui due golfi, quello di Napoli e quello di Salerno, che sbucano d’improvviso dalle fitte zone boschive tra un abitato e l’altro. Partendo dall’antica Stabiae romana, per la gioia dei palati più fini, nella zona collinare di Gragnano s’incontrano i pastifici che ancora producono pasta con metodi tradizionali; da Vico Equense a Sorrento passando per Seiano è il regno dei formaggi e dei latticini (del noto provolone del monaco e del fiordilatte lavorato in treccia) tipici dei Monti Lattari. [charme-gallery]Tra viuzze poco soleggiate che d’improvviso si aprono in terrazze a strapiombo sul mare Meta e Piano di Sorrento con Sant’Agnello si fila veloci verso Sorrento, la città natale del poeta Torquato Tasso che Vittorio De Sica scelse come set del suo “Pane amore e…”, il capo con le sue magnifiche residenze immerse nel verde, i casali intorno a Massa Lubrense e Punta Campanella dove la Penisola Sorrentina cede il passo alla Costiera Amalfitana. Su per i boschi, dove la strada provinciale si snoda nei tre nastri(d’oro, verde e azzurro) si viaggia sospesi a mezz’aria tra cielo e mare sino alle porte di Salerno: da Positano a Praiano, Furore e Conca dei Marini, Amalfi e Ravello, Minori e Maiori sino a Cetara alberghi di lusso e hotel de charme accolgono i visitatori in luoghi celebri, dalle atmosfere inebrianti per i profumi della natura, la bellezza dei panorami, la gioia del gusto che trova delizia in produzioni d’eccellenza, le curiosità dell’artigianato locale.