È decisamente un Enrico Caruso poco conosciuto quello che verrà presentato giovedì 26 febbraio, a partire dalle ore 17, nella Sala del Capitolo del Complesso monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli, e che ascoltato tutto di seguito, fornirà un’esperienza nuova e imprevedibile.
Per l’occasione, sarà presentata infatti la riedizione di rare esecuzioni originali del tenore partenopeo, con tanto di ascolto di alcuni brani direttamente da un grammofono d’epoca. Dei due cd che verranno proposti, uno contiene “Le canzoni di Enrico Caruso”, ovvero tredici incisioni realizzate tra il 1909 e il 1920, l’altro, “Il canto religioso di Enrico Caruso”, rivela un aspetto stranamente trascurato dell’arte del grande interprete: le incisioni di brani religiosi. Di solito, infatti, si pensa a lui per le inarrivabili interpretazioni di arie operistiche o di canzoni napoletane ma, scorrendo attentamente la sua ricca discografia, è possibile trovare un patrimonio davvero singolare: sedici composizioni a carattere religioso incise tra il 1912 e il 1920. A fornire spunti critici e storici, Luciano Pituello dell’Associazione Museo Enrico Caruso / Centro Studi Carusiani di Milano, uno dei più grandi conoscitori del mitico tenore.