L’aeroporto di Napoli sponsorizza Capodimonte

Siglato un accordo triennale: Gesac è il primo mecenate del Museo e del Real Bosco di Capodimonte

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Siglato un accordo triennale: Gesac è il primo mecenate del Museo e del Real Bosco di Capodimonte

Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac SpA, la società che gestisce gli aeroporti di Napoli e Salerno, hanno sottoscritto un accordo triennale per valorizzare il Museo e Real Bosco di Capodimonte, straordinario attrattore turistico dell’intera regione.

L’accordo di mecenatismo consentirà di sostenere le mostre – quella in corso “Di lava, porcellana e musica” (fino al 20 settembre 2020) e quelle di prossima inaugurazione, tra cui Gemito, “Dalla scultura al disegno” (19 marzo-26 giugno 2020) e Luca Giordano, “Dalla Natura alla pittura” (6 aprile-12 luglio 2020) e di effettuare interventi di carattere strutturale con la consulenza tecnica di Gesac. Un accordo che rende la società che ha trasformato in un gioiello funzionale l’Aeroporto di Napoli il primo mecenate di Capodimonte, grazie all’Art Bonus, strumento fiscale che lentamente si sta diffondendo anche al Sud. L’accordo prevede inoltre  forme di promozione del Museo in aeroporto con la possibilità di creare percorsi ispirati alle collezioni di Capodimonte a vantaggio dei turisti e della comunità aeroportuale.

“La reggia e il bosco rappresentano un immenso patrimonio che va tutelato e promosso ed è un onore essere main sponsor di uno fra i siti museali più importanti ed estesi al mondo. L’accordo rinsalda e conferma il nostro legame con Capodimonte, fondato sulla comune consapevolezza e responsabilità di contribuire allo sviluppo turistico ed economico dell’intera regione” ha commentato Roberto Barbieri.

Siamo grati alla Gesac per questo accordo che ci permetterà di intercettare maggiori flussi turistici grazie alla visibilità che ci viene concessa in aeroporto – ha affermato Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte – Siamo, inoltre, felici che la società abbia scelto di utilizzare lo strumento fiscale dell’Art Bonus che a Capodimonte abbiamo già sperimentato con successo coinvolgendo altri imprenditori locali e Borsa Italiana. Sono convinto che la “partecipazione” sia una vera rivoluzione culturale, un nuovo rapporto tra pubblico e privato che consente sempre più ai cittadini di avvicinarsi ai propri beni culturali e a noi di coinvolgerli nella loro piena valorizzazione”.