Tempo di bilanci a Scafati (Salerno) dove è appena calato il sipario sulla tradizionale festa patronale di Santa Maria delle Vergini. Da venerdì 25 fino a martedì 29 luglio, tutti i rioni del popoloso Comune dell’Agro hanno indossato il loro abito migliore, riempendosi di mille colori per accogliere la statua della Madonna, portata solennemente in processione tra le strade e le piazze del paese.
Fuochi d’artificio e bancarelle hanno fatto da corollario, come da tradizione e consuetudine, ad una manifestazione che, di anno in anno, continua ad attirare persone anche dai Comuni del vicinato.
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Grazie allo sforzo profuso dal Comitato Festa, all’impegno dei volontari della parrocchia di Santa Maria delle Vergini (guidata dal vulcanico don Giovanni De Riggi) ed al contributo del Comune, l’edizione 2014 non ha deluso le aspettative, riconfermandosi, anche quest’anno – così come in occasione della kermesse del trecentenario (il 2013) – come uno degli eventi più gettonati e attesi dell’estate campana.
La conferma è giunta dalle cifre dei partecipanti: migliaia, infatti, le persone che hanno preso parte ai festeggiamenti accalcandosi lungo il Corso e nella centralissima piazza Vittorio Veneto per non perdersi lo show de “I Ditelo Voi” ed il concerto di Umberto Tozzi. Ma altrettanto numerosi sono stati anche i fedeli che hanno preso parte alla tradizionale “Novena” di preparazione della festa (iniziata giovedì 17 luglio) partecipando poi alle processioni che, via via, si sono snodate dal Centro storico fino alle più lontane periferie.
Fiore all’occhiello della cinque giorni di festa – allietata dai suoni di due bande musicali (“Città di Lanciano” e “Città di Fisciano”) e dalle suggestive note del Coro Polifonico Parrocchiale diretto dalla maestra Pompilia Balzano (fulcro della seconda edizione del S. Maria delle Vergini music festival, concerto di canti, suoni e danza con la direzione artistica del maestro Espedito De Marino, andato in scena lunedì sera, 28 luglio, sull’altare maggiore della “chiesa madre”) – la XXI edizione della “Sagra della Mulignana” e la vendita di bibite e panini alla brace organizzati, con vera maestria, dai ragazzi della locale comunità parrocchiale i quali si sono così organizzati per autofinanziarsi i futuri pellegrinaggi.
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