Scavi archeologici di Ercolano, superato mezzo milione di visitatori

Nel 2018 presenze in crescita del 9 per cento. Il direttore degli Scavi archeologici di Ercolano, Francesco Sirano, fa il bilancio delle attività del 2018 e lancia il programma per il 2019

4867

Gli Scavi archeologici di Ercolano festeggiano un 2018 in decisa crescita di presenze, attività culturali e divulgative, con l’avvio del recupero e manutenzione di aree dissestate e un adeguamento amministrativo alla pianta organica. Con 534.328 visitatori, l’anno passato ha fatto registrare il record con un incremento di quasi centomila biglietti rispetto al 2016 (440.852) e di 44.000 rispetto al 2017 (490.852): una crescita che in termini percentuali arriva al 9% anno su anno, sostanzialmente in linea con l’incremento registrato dagli Scavi di Pompei (10%). L’affluenza maggiore agli Scavi archeologici di Ercolano si è registrata a maggio con 81.000 presenze e a ottobre (60.470).

Fa festa dunque il direttore Francesco Sirano e tutto lo staff che da un paio di anni si sta piano piano riorganizzando. E rilancia un corposo programma di attività per il 2019. “Il Parco di Ercolano – dichiara Sirano – si lascia alle spalle un anno denso di attività e di impegno ma uno altrettanto ricco e impegnativo ci aspetta. Il mio ringraziamento a tutto il personale del Parco, che in questo anno è ulteriormente cresciuto in numero e in carico di lavoro per ognuno, che con assoluta abnegazione risponde ad ogni mia sollecitazione con lo stesso mio entusiasmo e  passione. Dicembre è stato il mese a me forse più caro dei precedenti trascorsi perché ho potuto vedere realizzato il sogno di far vivere i luoghi che frequentiamo, poter rendere accessibile e fruibile l’Antiquarium lo ritengo davvero un traguardo che mi sprona ad andare avanti senza sosta alcuna. Mi piangeva il cuore nel vedere un luogo come l’Antiquarium ‘invecchiare’ senza che il pubblico potesse fruirne, ho voluto fortemente la sua apertura e il suo utilizzo perché il Parco di Ercolano lo merita e affinché il territorio potesse guadagnare un prestigioso luogo di esposizioni”.

Il direttore degli Scavi archeologici di Ercolano, Francesco Sirano
Il direttore degli Scavi archeologici di Ercolano, Francesco Sirano

“E l’aver collocato in questo spazio gli ori ritrovati a Ercolano, mai esposti in una tale completezza, – continua Sirano – ha coronato un sogno che avevo nel cassetto. Il cassetto l’ho aperto e quello che aspetta il Parco è solo ulteriore valorizzazione delle attività di ricerca, documentazione, conservazione, comunicazione e divulgazione per lo sviluppo culturale dell’intero territorio vesuviano. Per questo il Programma 2019 rende stabili alcune aperture come quella del teatro, presenta una rassegna estiva più strutturata e ricca dell’anno passato, accoglie cittadini e appassionati per cicli di conferenze e una summer school, apre il Parco alle mostre diffuse sul territorio, nel continuare la strategia di collaborazione con gli enti territoriali, ma anche con le scuole, gli enti, le associazioni, le istituzioni nazionali e internazionali perché tutti possano godere della crescita di questo sito Unesco che deve diventare comune e condivisa”.

Nell’anno dell’anniversario dell’eruzione del Vesuvio (79 d.C.), il direttore degli Scavi archeologici di Ercolano si appresta dunque a confermare e consolidare un trend in una logica di condivisione e diffusione territoriale, con una serie di iniziative.

In primis, la mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano” (la prima grande mostra del Parco all’interno del recuperato Antiquarium) resterà aperta al pubblico fino al 30 settembre 2019. La collezione di circa 200 reperti, tra cui più di 100 monili e preziosi, unica per quantità e valore dei pezzi in mostra, viene presentata al pubblico sul luogo stesso del ritrovamento; oggetti appartenuti agli antichi ercolanesi, alcuni ritrovati con gli abitanti nel tentativo di porli in salvo dalla imminente catastrofe dell’eruzione, altri ritrovati nelle dimore dell’antica città.

Il biglietto di accesso comprensivo della vista al Parco e alla mostra resterà invariato al prezzo di 11 euro, con riduzioni e gratuità di legge. Il costo del biglietto di accesso alla Mostra e al Parco Archeologico rimarrà invariato per tutta la durata dell’orario invernale, e subirà un piccolo ritocco a partire dall’orario estivo.

Poi nel 2019 gli Scavi archeologici di Ercolano organizzeranno due mostre diffuse. Una dal titolo “L’ebanistica e l’arte dell’arredo ligneo” e la seconda “La civiltà del cibo ed i piaceri della tavola nell’antica Ercolano”. Impegnativo sarà il nuovo anno anche sotto il profilo del restauro, recupero e manutenzione dell’area archeologica, in prosecuzione di quanto fin qui già realizzato e progettato anche con il sostegno di . Il parco si apre anche alla comunicazione moderna con nuovi canali web, aperitivi e conferenze all’inaugurato Antiquarium,  serate estive con suggestive visite all’antica città, rassegne artistiche, visite al teatro antico nelle viscere dell’antica Ercolano, Cantieri didattici con restauri aperti, Laboratori di oreficeria in legame con la mostra SplendOri e Pomeriggi al Parco a ingresso gratuito.