Una Casa per ricordare Troisi nella sua città

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Uno spazio per promuovere la conoscenza della figura artistica e umana di Massimo Troisi attraverso la partecipazione di tutti coloro che lo hanno ammirato, e continuano a farlo, a venti anni dalla scomparsa. E’ questo lo spirito che animerà “Casa Troisi“, un appartamento della settecentesca Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, città natale dell’artista, messo a disposizione dall’amministrazione comunale per l’associazione “A Casa di Massimo Troisi” che vuole tenerne viva la memoria. All’interno sono presenti oggetti e ricordi dell’artista: la bicicletta del film “Il Postino“, gli strumenti musicali che amava far suonare agli amici, il divanetto di casa, le foto alle pareti che lo ritraggono sulla spiaggia con i fratelli. E ancora, i libri e i riconoscimenti, le foto dell’antica città vesuviana che gli ha dato i natali. Luigi Troisi, fratello dell’artista e presidente dell’associazione ha detto: “Vogliamo capire, conoscere e custodire il patrimonio artistico e umano di Massimo. La Casa di Massimo è nei cuori di tutti quelli che lo amano e là lo sfratto non arriverà mai. Con l’apertura di questa casa abbiamo voluto dare un corpo all’affetto che c’è per Massimo. La chiave di accesso è l’amore nei suoi confronti e chi realmente lo ama ci auguriamo che qui possa respirarlo al meglio”. Non un luogo per corsi di recitazione (“non avremmo la giusta professionalità” ha spiegato il fratello) ma una opportunità per sviluppare progetti a lui dedicati. L’associazione ha in programma incontri e collaborazioni con le scuole. “Casa Troisi” apre al pubblico il 19 febbraio, il giorno dell’anniversario della nascita di Massimo Troisi che avrebbe compiuto 62 anni. Alle 17.00 è in programma un brindisi inaugurale.