Le ricette della cucina napoletana tradizionale.
Lo scialatiello è nato dall’inventiva di un grande chef alla fine degli anni ’60. Come termine dialettale deriva dal verbo “scigliaà”, che in napoletano indica l’atto di “scompigliare”. Quindi, italianizzando il verbo e riferendolo ai capelli, significherebbe “arruffare”, mettere in disordine, scombinare. E, se guardate un piatto fumante di scialetielli, appaiono proprio come una massa disordinata di pasta simile a dei capelli arruffati.
Ingredienti per 4 persone: gr 400 scialatielli fatti con semola, farina e acqua, gr 400 pomodorini del piennolo, gr 250 provola di Agerola, gr 250 melanzane, gr 50 parmigiano grattugiato, aglio, olio, sale, basilico.
Preparazione.
Friggere in una casseruola le melanzane tagliate a piacere, avendo cura di eliminare gran parte della sezione bianca interna. Fatele poi asciugare in carta da forno. A seguire, in una teglia ampia con olio, portare ad imbionditura un aglio. Eliminare l’aglio e far cuocere i pomodorini del piennolo tagliati a metà. Nel frattempo tagliate a cubetti la provola. Gli scialatielli portati a cottura in una pentola alta, li versate poi nella teglia ampia assieme ai pomodorini unendo anche la provola e spolverando sopra, durante la mantecatura, anche il parmigiano. Servire belli caldi con del basilico tritato finemente.
Fonte: www.cantinalabarbera.it