L’arrivo dei colonizzatori greci, le guerre contro i Sanniti. E poi le conquiste di Roma, perennemente tesa a stroncare le minacce provenienti dal mare. Infine il pericolo dei predoni moreschi, pirati feroci, predatori nati. Le cui incursioni cambiarono profondamente la storia dei borghi incantati della Penisola sorrentina, presi d’assalto, saccheggiati, dati alle fiamme nel corso di audaci e temute scorrerie.
Fu per questo che fin dall’epoca in cui l’Urbe dettava legge sul mondo allora conosciuto, città come Sorrento furono dotate di una imponente cerchia muraria, cinta di possenti bastioni: sentinelle di pietra affacciate sulle acque del Tirreno, pronte a segnalare la minaccia in arrivo. Su quelle stesse mura, in epoca medievale, i Normanni prima, gli Aragonesi poi e infine i viceré di Spagna edificarono nuovi e più resistenti roccaforti per respingere i corsari saraceni, che soprattutto nel corso del XVI secolo, misero a ferro e a fuoco buona parte delle località marittime del Sud Italia.[charme-gallery]
Erano gli anni in cui Sorrento salutava la nascita di uno dei suoi figli più celebri: il poeta e letterato Torquato Tasso, venuto alla luce l’11 marzo del 1544. Se il cantore della Gerusalemme Liberata, ai primi vagiti, avesse potuto guardarsi attorno, avrebbe visto il centro storico della sua città trasformato in un grande cantiere, volto a garantire all’abitato un sistema difensivo sempre più resistente. Le antiche mura greco-romane, più volte restaurate, furono praticamente rinnovate proprio in quegli anni e trasformate in una barriera invalicabile. Con il punto chiave rivolto a Oriente, lì dove si estendeva la pianura, il luogo in cui la città avrebbe potuto correre i rischi maggiori in caso di assedio. Un imponente Castello, di cui oggi non resta più traccia, testimoniava l’importanza di questo lato, visto che proprio qui si spalancava la porta maggiore del perimetro (Porta Piana). Altre aperture consentivano i collegamenti verso Massa Lubrense (Porta Massa) e gli approdi verso il litorale, con la Porta sannita di Marina Grande, teatro, un mese fa, di una importante scoperta archeologica: una camera intonacata di epoca cinquecentesca.
La famosa Porta di Parsano, l’unica ancora oggi visitabile e di recente sottoposta a restauro, in quegli anni non aveva ancora visto la luce. Fu edificata più tardi, durante il XVIII secolo, in epoca borbonica. E fu spalancata lungo il lato meridionale della cinta difensiva sfruttando un precedente varco la cui esistenza è testimoniata dalla presenza di due bastioni di epoca cinquecentesca. Chiamata anticamente Porta degli Anastasi, la struttura fu innalzata sui resti di antiche mura greche, come è testimoniato dai pesanti blocchi di pietra riportati alla luce nel corso degli scavi effettuati nel 1921. Il nuovo complesso fu edificato per consentire una via di transito verso la circostante zona collinare resa quasi inaccessibile dalla presenza di gole profonde. E fu proprio grazie all’apertura di questo varco che Sorrento si sviluppò e crebbe anche in direzione sud, in direzione, cioè, dello splendido Vallone dei Mulini, andando incontro a profonde trasformazioni nel centro storico, con l’allargamento di strade e vicoli.[charme-gallery]
Oggi, grazie all’apertura prolungata del monumento di Parsano ai visitatori, fino al 31 agosto, il magnifico complesso è in grado di offrire una suggestiva visuale dell’antica cinta muraria di epoca vicereale. Un autentico viaggio nel tempo, che si accompagna a una visuale fantastica dell’abitato, visto dall’alto di pietre e bastioni carichi di storia. L’ingresso è consentito dalle ore 10 alle 13 di mattina e dalle ore 19 alle 23 nella fascia serale.
L’apertura della rocca, disposta dal Comune, vuole venire incontro alle esigenze dei tanti turisti che in questi mesi di alta stagione, stanno prendendo d’assalto Sorrento. Nel solo mese di giugno, secondo i dati resti noti dall’associazione Peninsula Felix Giovani, i visitatori stranieri sono stati 3.366 e 849 gli italiani, per un totale di 4.215. Motivo in più per strizzare l’occhio alle sentinelle di pietra di Surrentum.
Bastione di Parsano
Visitabile dal 1 luglio al 31 agosto tutti i giorni
dalle ore 10.00 alle ore 13.00 – dalle ore 19.00 alle ore 23.00.
La visita guidata è gratuita
L’ingresso è in via Sersale