Tailleur e abiti sotto il ginocchio. Punto vita enfatizzato, pantaloni a vita alta arricchiti da bottoni, dal sapore maschile. Mise create per sognare e rievocare il fascino discreto di una femminilità in puro stile anni 30. Dallo charme parigino della boutique in Avenue Montaigne all’imperturbabile allure seduttiva delle prime dive hollywoodiane. E le longuette più aderenti fioriscono accanto alla spregiudicata eleganza di giacche avvitate, gli abiti sagomati sognano in grande stile. Roberta Bacarelli recupera l’eleganza senza tempo, mai rinunciando, però, alle contaminazioni, concedendosi incursioni di eccentricità.
Uno stile senza data di scadenza, a misura di modernità. I saloni dello storico palazzo napoletano alla Riviera di Chiaia, accoglieranno quindi stasera alle 19,00 un selezionatissimo parterre d’amanti del fashion style d’ogni tempo. Ispirazione anni 30 perchè la donna che veste Bacarelli, in alcuni momenti deve sentirsi anche un po’ diva. La donna diva degli anni 30 è una donna emancipata.
Nel cinema l’avvento del sonoro impose un nuovo stereotipo di star, non più dolci o misteriose donne senza voce, ma femmine ardite, volitive e passionali, in stretto antagonismo con l’uomo. L’icona ispiratrice: Jean Harlow, donna provocante e piena di autoironia. Bomba di platino per eccellenza. Tessuti: rasi, velluti, tulli ricamati, broccati, paillettes e jersey. Scarpe in velluto.