Caserta come modello urbano sperimentale per lo sviluppo e il miglioramento delle città storiche di tutto il mondo. Da domani a sabato, al Belvedere di San Leucio, si parlerà del futuro delle città, con particolare attenzione agli insediamenti urbani che avvengono in aree storiche e che sono riconosciuti patrimonio dell’Umanità Unesco. Si tratta del convegno internazionale “Urban Thinkers Campus. The city we need“, a cura di UN-Habitat, programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti urbani, uno degli eventi più attesi del Forum Universale delle Culture. Incaricata dall’Onu di fornire studi e proposte sui temi della “compatibilità” e dei bisogni della società globalizzata, multietnica e interculturale, l’agenzia UN-Habitat – presieduta dal direttore esecutivo Joan Clos, già sindaco di Barcellona – metterà al centro delle giornate di Caserta la discussione sui grandi temi di equilibrio tra conservazione e sviluppo nelle città d’arte. Tra gli appuntamenti in programma – sabato mattina – la tavola rotonda “Caserta – The city we need” sulle prospettive di sviluppo sostenibile proprio della città della Reggia Vanvitelliana, con il sindaco Pio Del Gaudio e l’assessore regionale alla Promozione Culturale Caterina Miraglia. Quattro giorni di seminari, confronti, workshop e approfondimenti sul futuro delle nostre città, in previsione dell’appuntamento Habitat III, terza conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’Abitazione e lo Sviluppo Urbano Sostenibile che si terrà nel 2016. Durante i lavori sarà presentato un modello di sviluppo che comprende la città e una vasta area, dai Regi Lagni sino all’acquedotto carolino. L’appuntamento di Caserta si inserisce in un percorso mondiale di conoscenza, che fa seguito al World Urban Forum tenutosi a Napoli due anni fa e agli incontri che hanno dibattuto sui grandi temi dello sviluppo (www.unhabitat.org). Sarà l’occasione per scrivere le linee guida dei prossimi dieci anni su queste tematiche, parallelamente al processo di definizione dell’Agenda di Sviluppo Post 2015.