Acerra, ritrovati tempio e portico romani dell’antica Suessola

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I resti di un tempio romano, di un podio e di un portico con tanto di colonnato, risalenti al primo secolo avanti Cristo, sono stati riportati alla luce in località Calabricito ad Acerra, da un gruppo di studenti e ricercatori del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Salerno, diretti dal professor Luca Cerchiai e dall’archeologo Amedeo Rossi. Si tratta dello stesso team che nelle scorse settimane aveva trovato anche un’antica tomba medievale. Lo rendono noto dal Comune di Acerra, che ha cofinanziato il progetto universitario, che terminerà alla fine di questa settimana. Lo scorso 6 luglio gli studenti avevano annunciato di essere alla ricerca del tempio, ed hanno deciso così di scendere più a fondo con gli scavi, fino a quando non hanno trovato, oltre ai resti della struttura romana, anche il podio ed il portico. Il sito archeologico è situato al confine con i Comuni di Maddaloni e Marcianise, lì dove alla fine dell’800 il marchese Spinelli riportò alla luce i resti dell’antica Suessula, città di origini etrusche poi finita sotto il dominio romano e infine abbandonata nell’alto medioevo. E’ qui che in passato sono stati scoperti altre centinaia di reperti (buona parte dei quali, in mostra negli spazi del Museo Archeologico di Napoli), oltre ad una vasta necropoli, un’area urbana con basilica, e la parte di un antico foro. Sul posto, stamattina, si è recato anche il sindaco Raffaele Lettieri per complimentarsi con gli studenti ed i loro professori.