Principe di Sangro e Cristo Velato, arriva il film

6225

Un film sul principe di San Severo e il Cristo Velato? Perché no. Intanto c’è già un cortometraggio dedicato alla tenebrosa figura del nobile alchimista Raimondo di Sangro ed alla storia legata alla più bella delle sculture ospitata nella celebre Cappella di Sansevero. Si chiama “La voce del sangue”, ed è il lavoro firmato da Francesco Afro de Falco, presentato al pubblico di Napoli questa mattina nei locali del rinnovato cinema Astra, in occasione del lancio della “prima”.

Dopo il “corto”, potrà essere, infatti, la volta di un vero e proprio lungometraggio interamente ispirato alla storia del famoso “principe esoterista” ed a quella del capolavoro artistico di Giuseppe Sanmartino in mostra nella Cappella Sansevero, insieme ad altre straordinarie meraviglie come il Disinganno ed enigmatiche presenze come le Macchine anatomiche.

“Adesso siamo pronti per il film” ha annunciato, non a caso, Federico Salvatore, protagonista, insieme con Lello Serao, del cortometraggio. L’idea del regista, del cast del corto (completato da Lucia Rocco) e dell’intera squadra che ha promosso il lavoro, è proprio quella di puntare alla realizzazione di un lungometraggio in cui si rievochi la straordinaria figura del principe Raimondo e la storia legata alla realizzazione della suggestiva scultura di Sanmartino in mostra a due passi dalla chiesa di San Domenico Maggiore e che che ancora oggi ammalia per quel velo marmoreo che sembra quasi adagiarsi sul corpo del Cristo morto con un effetto realistico prodigioso e sorprendente.  [charme-gallery]

Il senso del cortometraggio l’ha spiegato nel suo intervento il regista. “Essenzialmente – ha detto Francesco Afro de Falco – abbiamo puntato su tre aspetti: il parallelismo tra Giuseppe Sammartino, che ha ereditato l’idea di Antonio Corradini di realizzare il ‘Cristo Velato’, e San Giuseppe, padre di Gesù Cristo; la figura del principe di Sansevero, fuori da quella presente nell’immaginario collettivo; l’aspetto femminile della Maddalena, che da ‘sposa’ di Corradini diventa ‘madre’ dell’opera che realizzerà Sammartino”.

Applausi convinti per tutti i protagonisti: Federico Salvatore, che interpreta il principe di Sansevero; Lello Serao, che è Giuseppe Sammartino, che realizzerà nove mesi dopo la morte di Antonio Corradini la scultura; la “Maddalena” Lucia Rocco. Commenti positivi per la fotografia firmata da Luca Cestari, come per la riproposizione del Cristo Velato, opera realizzata per l’occasione da Luca Nocerino.

Lello Serao, che è anche produttore, ha posto l’accento “sul lavoro svolto nei quattro giorni utili a realizzare tutte le scene, grazie anche a un’intensa opera preparatoria, con uno scenario straordinario come la Torre del Palasciano”. A firmare la sceneggiatura Fabrizio Nardi e Carlo di Sangro, quest’ultimo diretto discendente del Principe di Sansevero.