Dal “purpo” verace alla pizza, in Campania la cucina è storia

L'alimentazione nel territorio fra vita quotidiana e rappresentazioni: da domani, mostra virtuale e un convegno al Maschio Angioino e all'archivio di Stato di Avellino

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Dal "purpo" alla pizza, in Campania la cucina è storia: mostra virtuale e un convegno, da domani, a Napoli ed Avellino

Il “purpo verace“, lo racconta Boccaccio, era sulle tavole napoletane del 1300, di pizza parlano documenti del X secolo e nel “Cunto de li cunti” diventò già “pizzella“. Il ragù più prelibato? E’ quello con cioccolato e Marsala: sono tante le curiosità storiche illustrate nel progetto “Cibo, territorio e socialità. L’alimentazione nel territorio campano fra vita quotidiana e rappresentazioni” che la Società Napoletana di Storia Patria e l’Archivio di Stato di Avellino hanno racchiuso in una “mostra virtuale” consultabile online (cibocampania.it).

DUE CONVEGNI A NAPOLI E AVELLINO
L’iniziativa, accompagnata da un convegno, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell‘Università di Napoli Federico II, sostenuta dalla Regione Campania, costruisce una narrazione storica, letteraria, antropologica e iconografica, basata soprattutto sulla valorizzazione del patrimonio bibliografico, documentario, di stampe, disegni e foto della storica istituzione fondata a Napoli nel 1875. Il convegno si aprirà con la due giorni del 23 e 24 giugno in programma nella sala conferenze della Società di Storia Patria, nella straordinaria cornice del Maschio Angioino. Il 25 giugno si bisserà nell’Archivio di Stato di Avellino.

ALLA RISCOPERTA DELLE RICETTE PERDUTE
Molte le indicazioni che si scoprono in questo viaggio alla (ri)scoperta dei sapori, come la ricetta ottocentesca della “Menesta mmaretata” e quella della “pizza con segreto” di cui era goloso Guglielmo Marconi. Curioso scoprire che la parola “fragaglia” compaia per la prima volta alla fine del XIII secolo in testi milanesi, ma è a Napoli che indicherà, dal 600, l’insieme squisito di piccoli pesci.

CURIOSITA’ SUI LOCALI STORICI CHE NON ESISTONO PIU’
Non potevano mancare le curiosità su ristoranti storici che non esistono più da lo “Scoglio di Frisio” amato da Richard Wagner (che fu colpito dal famoso posteggiatore ‘O Zingariello fino a condurlo con lui in Germania) all’Hotel Bertolini’s Palace, opera dell’ingegnere scozzese Lamont Young, realizzato tra il 1892 e il 1898 in puro stile neogotico. Senza dimenticare “Vicienzo a mmare” uno dei più importanti ristoranti flegrei, chiuso da quasi cinquant’anni per il bradisismo. La trattoria era famosa per piatti come i “cannoni Armstrong” (nome preso a prestito dalle vicine fonderie militari), grossi maccheroni napoletani riempiti sapientemente di…? La ricetta non è mai stata svelata.