Una tradizione che da nove anni si rinnova con autenticità e partecipazione.
Ancora oggi l’antica Festa della Candelora, che cade ogni due del mese di febbraio, mantiene forte il legame tra la popolazione e l’avvicendarsi di corsi e ricorsi storici.
Da venerdì 31 gennaio fino a domenica 2 febbraio la frazione di Montevergine, nell’avellinese, e l’omonimo Santuario sui monti del Partenio, si preparano ad accogliere la folla di pellegrini e visitatori che tra canti, danze e travestimenti al suono di nacchere e tammore,renderanno onore ad una delle celebrazioni più alchemiche e suggestive.
Quest’anno, in occasione della ricorrenza sono previsti dibattiti, incontri e proiezioni video, che si svolgeranno tra i principali teatri e associazioni culturali del territorio dell’avellinese.
Il tutto accompagnato dalla tradizionale processione verso il sacro luogo di culto mariano .
Al suo interno, sono ospitati veri e propri esemplari storici, come il quadro della Madonna di Montevergine, il monumento quattrocentesco dedicato a Caterina Filangieri, un prezioso baldacchino bizantino del XII secolo e migliaia di ex voto.
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Non dimentichiamo infatti che la genesi del rituale ha radici molto lontane, risalenti addirittura alla tradizione celtica.
A quei tempi l’usanza veniva indicata con il nome di “Imbolc” e segnava il passaggio tra l’inverno e la primavera, ovvero tra il momento di massimo buio e freddo e quello di risveglio della luce.
Un significato che si è mantenuto tale nel tempo.
Dai riti dell’antica Roma, quando la celebrazione veniva svolta per festeggiare la dea Giunone il primo giorno del mese in corrispondenza del novilunio, passando per gli usi e costumi ebraici che la associavano al cerimoniale della purificazione, la festa della Candelora deve infine il suo nome al culto della religione cristiana.
In particolare nell’esegesi cristiana, si fa riferimento alla presentazione al tempio di Gesù, è in questo giorno che si benedicono le candele, simbolo di Cristo che illumina le coscienze della gente.
Da allora in poi, gli appuntamenti che accompagnano questa sacra ricorrenza si susseguono con la stessa intensità di spirito, soprattutto nella regione campana dell’Irpinia dove è particolarmente sentita la devozione alla Madonna nera, detta anche Mamma Schiavona, a cui è legato un particolare aneddoto.
Si narra che nel 1.200, essa salvò una coppia di giovani omosessuali scacciati dalla città e incatenati sul monte., da qui la dedizione secolare da parte di quanti sentono vicino la causa della parità di condizioni.
“Festa della candelora”
Venerdì 31 Gennaio 2014-Domenica 2 febbraio 2014
Venerdi 31 Gennaio 2014 ore 19.00
On site Architettura e designt , Via De Renzi 61/68, Avellino
Sabato 1 Febbraio 2014 ore 20.30
“Tragico Ammore” di Canio Loguercio, con Canio Loguercio e Alessandro d’Alessandro
Proiezioni video a cura di Antonello Matarazzo
Teatro 99 Posti – Torelli di Mercogliano – Via Cannaviello 34, Torelli di Mercogliano (Avellino)
Domenica 2 Febbraio 2014 ore 18.00
“Omovies incontra la Candelora” – proiezione dei film vincitori della VI edizione di Omovies festival di cinema omesessuale e questioning di Napoli
Presso la sede dell’associazione Zia Lidia Social Club – Teatro Carlo Gesualdo Avellino
Domenica 2 febbraio
Pellegrinaggio al Santuario di Montevergine
www.santuariodimontevergine.com