Tutto quello che ancora non sapete dei tesori nascosti di Napoli

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Dove se non a Napoli, è possibile godere di scorci di panorama mozzafiato, della genuinità della buona cucina, della vivacità di voci e colori che si inseguono su per vichi e vicarielli con la spontaneità di un popolo che vive dell’arte quotidiana di “arrangiarsi”..?
Bene se volete provare e toccare con mano quanto di vero c’è nei miti e nelle leggende che ruotano attorno alla “città di Pulcinella”, allora domenica 26 gennaio non potete proprio mancare.

Il programma è davvero fitto e merita la giusta attenzione.
Si parte con un originale visita teatralizzata proposta dall’Associazione Culturale Nartea che ripercorre le origini del miracolo dello scioglimento del sangue di San Gennaro, il Patrono della città, che – come da tradizione – avviene ogni anno. Si tratta di un rito antico, antichissimo. A quanto pare già nel 1632, un turista francese raccontò nel suo “Voyage dans le royaume de Naples” di aver trovato a Napoli oltre tremila reliquie di martiri cristiani, gelosamente custodite all’interno di conventi o residenze private, a conferma del legame esistente tra il popolo e la pietas cristiana, ovvero la devozione religiosa.

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Per saperne di più, non resta che prendere parte alla passeggiata narrata tra le migliaia di spoglie disseminate fra le centinaia di chiese e scoprirne la storia e le antiche vicende ad esse legate, grazie al supporto delle guide e degli attori che accompagneranno i visitatori alla scoperta dei luoghi sacri della Campania Felix.
Il viaggio nella storia della terra di Partenope continua con un bel salto all’indietro nel tempo, precisamente nel I secolo a.C., data di edificazione della famosa Villa di Poppea.

L’antica domus romana fa parte del complesso degli  scavi archeologici di Oplonti, ovvero l’antica città di Oplontis, l’attuale Torre Annunziata, seppellita insieme alle vicine Pompei, Ercolano e Stabiae dalla furia dell’eruzione vesuviana nel 79 d.C.
Oggi l’area recuperata è situata nel centro della città oplontina e comprende la famosa villa che si dice sia appartenuta a Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone.

La reale dimora, attorniata da un dedalo di maestosi ambienti costituiti da porticati, cucine, saloni e giardini, è stata inserita a ragion veduta nella lista dei patrimoni dell’Unesco.
Ad una delle perle più rare del territorio campano, l’Associazione Siti Reali dedica dunque la giornata di domenica con un emozionante viaggio archeologico da non perdere.

Infine per concludere in bellezza e coccolarsi con della buona musica, così come gli antichi romani facevano con cornamusa e tube, l’appuntamento è  con le allegre note di Francesco Villani, Luca Bulgarelli e Sergio Di Natale per l’VIII edizione del  Napoli Jazz Winter,all’ Auditorium Salvo D’Acquisto di via Morghen, ad un passo da Castel Sant’Elmo.

 

“Pietas, tra sangue, reliquie e ragù”
Domenica 26 gennaio, ore: 10:30 Chiesa del Duomo, Via Duomo
Prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 e 334.6227785

 “La Villa di Poppea a Oplonti”
Domenica 26 gennaio, Raduno alle 10:30 presso l’ingresso Scavo archeologico di Oplonti in via Sepolcri , Torre Annunziata
Prenotazione obbligatoria da effettuare entro il giorno precedente la visita.
Info e prenotazioni: 392/2863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it

 “Napoli Jazz Winter 2014”
Domenica 26 Gennaio 2014 alle ore 21, 15
Auditorium Salvo D’Acquisto di Via Morghen 58 ,Napoli
Contatti e informazioni: 081/5564726 – 081/5568054 -081/7611221 – 081/5519188