Musica classica tra botti e bottiglie di vino

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Cosa c’è di meglio di un bicchier di vino, ma di quello buono, accompagnato da un pezzo al pianoforte? Quale migliore colonna sonora di un concerto di musica classica eseguito direttamente in cantina? Diciamocela tutta: l’accostamento è di quelli che mettono i brividi. Semplicemente bellissimo. Da una parte l’antro del gusto, tra botti di rovere e bottiglie ricolme, mito eternamente sorgente del dio Bacco. Dall’altra la magia che solo il pentagramma è in grado di evocare. Un binomio indissolubile che l’azienda agricola di Guardia Sanframondi (Benevento) “La Guardiense”, una delle più grandi d’Italia nel settore della vinificazione, ha scelto di proporre nella ormai collaudata kermesse “Cantine Aperte”, giunta quest’anno alla sua 21esima edizione.[charme-gallery] Un abbinamento di qualità, quello proposto dai maestri diLa Guardiense: la musica classica suonata dai giovani musicisti del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento che andrà in scena nella Scala del vino sannita. Il modo migliore, dunque, per unire l’ascolto della musica e la degustazione dei vini in un percorso sensoriale completo da proporre agli enoappassionati che si recheranno in visita all’azienda. Come racconta la vicepresidente della cooperativa Titina Pigna “Degustare un buon bicchiere di vino accompagnandolo ad un brano musicale ne potenzia, a mio avviso, il gusto e la percezione. Il vino, d’altronde, non è una bevanda come le altre, sfugge alle rigide classificazioni parametriche perché a secondo dei contesti di assaggio può provocare emozioni e sensazioni assolutamente diverse”. In questo consiste il mistero e la vitalità del vino ed è per questo che la ditta di Guardia Sanframondi, con il Conservatorio Nicola Sala di Benevento, ha voluto offrire a tutti gli eno-appassionati una condizione di assaggio assolutamente peculiare e sottolineare il fortissimo feeling che esiste tra grandi vini e musica d’autore. [charme-gallery]Si partirà con la sinfonia di falanghina per scoprire a pranzo l’ouverture alle erbe di primavera con le note del Ballo dell’Intorcia; culmine della giornata il vino senza solfiti aggiunti: il Calvese, orgoglio de “La Guardiense” e frutto della sua partecipazione all’innovativo progetto “Wine Research Team”. Tanti buoni motivi, dunque, per trasformare l’evento del 26 maggio in un’occasione per ritrovarsi con gli amici e condividere un bicchiere di vino di qualità accompagnato da buona musica. Caterina Meglio, neopresidente del Conservatorio, è quanto mai raggiante: “Il connubio con ‘La Guardiense’ esprime le potenzialità di un territorio che può trovare solo nell’amicizia e nella solidarietà la chiave per interpretare il futuro. Il Conservatorio che suona in Cantina rappresenta un modo nuovo di mettere in comunicazione i giovani, la musica e il patrimonio culturale locale. Speriamo che sia l’inizio di una lunga stagione di eventi culturali aperti e fruibili da parte dei giovani e di turisti che possono trovare nel Sannio un motivo di attrazione e d’interesse”

www.laguardiense.it

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