Al via il restyling dell’immagine di uno dei musei più famosi di Napoli. Logo, sito web, allestimenti, segnaletica, materiali informativi e gadget: ecco il nuovo look, moderno e accattivante, del Museo Cappella Sansevero.
Il Museo Cappella Sansevero è una delle principali icone culturali di quella Napoli che il turismo nazionale e internazionale sta premiando sempre più. Ed era arrivata l’ora di cambiare, rilanciare e modernizzare la sua immagine. Lo ha fatto senza indugi il direttore del Museo, Fabrizio Masucci, con un restyling del look decisamente riuscito.
Logo dinamico e design elegante: il Museo Cappella Sansevero fonda su questi elementi l’intero restyling della sua identità visiva che, conciliando tradizione e innovazione, vuole incarnare lo spirito della figura di Raimondo di Sangro e di un’istituzione museale calata nella contemporaneità. La nuova immagine coordinata è firmata dalla graphic designer Giovanna Grauso, docente di Progettazione Grafica che ha reinterpretato i valori costitutivi della Cappella Sansevero, preservandone intatta l’identità.
“Il nuovo progetto di comunicazione nasce dall’esigenza di offrire un’immagine distintiva e al passo con i tempi”, afferma Fabrizio Masucci, direttore del Museo Cappella Sansevero. “Dopo una selezione tra diverse proposte di professionisti partenopei, abbiamo scelto un’identità grafica che coniuga ricercatezza e dinamismo, restituendo una moderna riconoscibilità al museo”.
Il nuovo progetto di identità coinvolge tutte le aree della comunicazione del museo: il sito web, gli allestimenti, la segnaletica interna ed esterna, i materiali cartacei in distribuzione (depliant, ticket, etc.) e i prodotti in vendita presso il bookshop. Le insegne della biglietteria sono il primo segno riconoscibile dai visitatori del cambiamento di immagine. Il moderno allestimento, che in linea con l’arredo urbano dell’area antistante il complesso monumentale è realizzato in acciaio corten, presenta il logo istituzionale retroilluminato. Il progetto è stato curato dall’architetto Marita Francescon, che già nel 2017 aveva completato i lavori di modernizzazione del bookshop del Museo Cappella Sansevero, anch’esso rifornito di una linea inedita di prodotti. All’interno degli ambienti museali, inoltre, sono a disposizione dei visitatori nuovi pannelli esplicativi retroilluminati, coerentemente con la tecnologia utilizzata per le insegne esterne.
Anche il sito web si presenta del tutto rinnovato: consultabile in italiano e inglese, è stato realizzato dalla Pubbli&Rolando, secondo i criteri più all’avanguardia richiesti dal web. Oggi il sito www.museosansevero.it racconta il complesso monumentale e le sue opere attraverso numerose immagini, quasi tutte pubblicate per la prima volta, realizzate dal fotografo Marco Ghidelli. Ogni sezione del sito offre dettagliati approfondimenti storici e artistici. Tra le principali novità, si segnala la sezione “Multimedia”: organizzata in tre sottosezioni, e studiata per coinvolgere in maniera più attiva gli utenti, propone un’esperienza di visita virtuale che non intende sostituirsi a quella reale, ma vuole piuttosto stimolare la curiosità dei visitatori. Gli utenti, infatti, possono sperimentare un tour inedito del museo, a portata di clic, che si sviluppa attraverso la riproduzione di brevi video delle sculture principali e, per alcune opere come il Cristo velato, l’Altare Maggiore, la Pudicizia e il Disinganno, anche mediante l’ascolto di contenuti audio estratti dall’audioguida del museo.
Grazie allo studio della documentazione iconografica d’epoca e di alcuni reperti conservati, è stato inoltre possibile ricostruire graficamente l’originale pavimento labirintico della Cappella: visitando la seconda pagina della sezione “Multimedia”, gli utenti potranno ripristinare l’antica pavimentazione, sostituita tra la fine dell’ Ottocento e l’inizio del Novecento da cotto napoletano, semplicemente spostando il cursore con il mouse. Da qualunque pagina del sito, inoltre, è possibile accedere direttamente al sistema di acquisto online dei ticket, che consente di scegliere il giorno e l’orario di ingresso e accedere al museo e saltare la fila.