Villa Cimbrone a Ravello significa giardini in fiori e panorama mozzafiato con la Terrazza dell’Infinito.
E Villa Cimbrone a Ravello quest’anno è tra i dieci finalisti del concorso Parchi più belli d’Italia. Da oltre 10 anni il concorso è promotore di un turismo verde alla scoperta dei gioielli del patrimonio paesaggistico e botanico. Sono più di 1.000 ogni anno i partecipanti al concorso, iscritti al network dei Parchi Più Belli d’Italia e recensiti nella guida www.ilparcopiubello.it.
E per il 2017 Villa Cimbrone a Ravello è nella lista dei dieci finalisti che si contenderanno il titolo di Parco più bello d’Italia. Della sua storia scritta nel sito della guida si legge: “.. grande giardino-parco, in stretta relazione con le spettacolari visuali della costiera amalfitana, è realizzato a partire dal 1904 da Ernest William Beckett, poi Lord Grimthorpe, che acquista una vecchia casa trasformandola in un castelletto romantico.
Un preesistente asse centrale collega l’ingresso con il Tempietto di Cerere e divide il giardino in due zone: quella a oriente aperta sul paesaggio; quella a occidente con atmosfere più ombrose. Il modello del giardino formale è proposto nel Giardino delle rose e in quello antistante la tea-room. Il modello paesaggista è invece lungo i bordi del parco, laddove la fitta vegetazione crea visuali parziali sulla costiera che divengono più ampie dalla celebre “Terrazza dell’Infinito”.
E sempre lo stesso sito indica gli esperti del settore che hanno selezionato i dieci finalisti e che decreteranno il podio. “Il Comitato scientifico, per la selezione ha tenuto conto dell’interesse botanico e storico-artistico, dello stato di conservazione, degli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, dell’accessibilità e dei servizi, delle relazioni con il pubblico e della promozione turistica. E’ composto da sei grandi esperti del settore. Questi sono Vincenzo Cazzato (presidente, Università del Salento, per anni coordinatore del Comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Alberta Campitelli (già Dirigente dell’Ufficio Ville e Parchi Storici del Comune di Roma), Marcello Fagiolo (già Presidente del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici). E ancora Ines Romitti (architetto paesaggista AIAPP – IFLA), Luigi Zangheri (già Presidente del Comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS-IFLA, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze), Margherita Azzi Visentini (Politecnico di Milano)”.