Negli scavi di Oplonti, a Torre Annunziata (Napoli), oltre 1.500 persone hanno ammirato l’esposizione straordinaria della statua marmorea del “Fanciullo con oca” che in occasione dell’apertura notturna della “Villa di Poppea” è stata ricollocata nel luogo di provenienza e mostrata, per la prima volta ad oltre 40 anni dal suo ritrovamento. La scultura che era parte di una delle fontane della villa, è ispirata ad un modello ellenistico del II secolo avanti Cristo. L’iniziativa è stata voluta dal Comune di Torre Annunziata e resa possibile dalla Soprintendenza archeologica di Pompei, nell’ambito delle giornate europee del Patrimonio. ”E’ stata per tutti un’emozione incredibile vedere una deliziosa statua ritornare nella villa dove è stata rinvenuta – ha spiegato l’assessore alla Cultura Antonio Irlando – il pubblico ha particolarmente apprezzato l’iniziativa ed ha reclamato un’esposizione stabile dei reperti di Oplonti, mai mostrati al pubblico dopo lunghi decenni dal ritrovamento”. L‘area archeologica di Oplonti, individuata come sito Unesco, rappresenta la periferia residenziale della vicina Pompei, ricca di ville imperiali con straordinarie architetture e di preziosissimi e scenografici apparati decorativi, sia pittorici che musivi. ”Insieme al soprintendente Massimo Osanna stiamo strutturando la prima mostra dei reperti e degli ori di Oplonti – annuncia l’assessore Irlando – che verrà ospitata nei prossimi mesi nella sede storica del Comune di Torre Annunziata”.