Perle di latte, sapore garantito

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Sono nati per tutelare e promuovere uno dei prodotti tipici del comparto caseario campano. Quello col marchio Dop (Denominazione d’origine protetta), s’intende. Sonola Coop Abc, Agricola casearia Lupara srl, I.l.c. Mandara spa, Cirigliana, Casearia San Paolo snc, Fattorie Garofalo, Bellopede & Golino srl, Aziende agricole associate srl “Terra felice”. Sono le aziende che costituiscono il Consorzio Tutela della mozzarella di bufala campana dop nato nel 1993. Unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche agricole e forestali, si occupa di tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione del tipico formaggio a pasta filata tutto “made in Campania”. Il riconoscimento a livello europeo è arrivato nel 1996, premiando qualità e tradizione nei metodi di preparazione in terre campane quali la provincia di Caserta, Salerno, parte di Napoli e Benevento. Scopo primario dell’associazione d’imprenditori è principalmente quello di tutelare la produzione e il commercio del più amato dei latticini campani. [charme-gallery]Ma ve ne sono anche altri: difendere la denominazione del prodotto in Italia e all’estero; favorire il costante miglioramento dei mezzi di produzione e il conseguente miglioramento qualitativo della sua produzione, fornendo un’adeguata assistenza tecnica sia ai caseifici che agli allevatori; esercitare una costante vigilanza sulla produzione e sul commercio della mozzarella di bufala campana e in particolare sull’uso corretto della sua denominazione d’origine. Più che soddisfacenti i dati risalenti al 2006 (non ancora diffusi quelli relativi all’ultimo biennio): la produzione dichiarata dal Consorzio ha registrato un incremento del 10 %. Mentre nel 2005 si è raggiunto il massimo storico di 29, 6 milioni di chilogrammi per un fatturato di circa 280 milioni di euro. Nonostante la crisi degli ultimi mesi, dovuta all’emergenza rifiuti, l’export della bufala dop sembra tuttavia, destinato a mantenersi forte nei paesi dell’Unione Europea e in quelli extra europei.