(segue da parte seconda).. E per la moda uomo? La Maison Cilento, faro per uomini di gran classe provenienti da ogni parte del mondo, al bel classico sartoriale affianca esclusive cravatte settepieghe special edition in seta, che coniugano sapientemente storia, artigianalità e innovazione. Altro artista del “su misura” è il Maestro Lello Antonelli, nella cui sartoria – dove nulla è lasciato al caso – prendono forma capolavori di stile declinati nei tessuti più pregiati. Gli interni delle giacche sono in fibre naturali, i bottoni in osso, corno o corozo e le asole tagliate e rifinite a mano con filo di pura seta.
Kiton, sinonimo di eleganza senza tempo, per il “formal” punta sull’abito tre pezzi con ritorno dell’intramontabile gilet. Tra le novità, il progetto “Culto”, che ha dato vita ai primi capospalla sartoriali termici, per continuare ad essere raffinati e leggeri anche all’esterno. News anche per lo storico marchio di cravatte Marinella, che presenta per la prima volta la collezione “Archivio” con ties realizzate utilizzando fantasie ideate dal 1930 al 1980 rinvenute da Maurizio Marinella durante uno dei suoi viaggi in Inghilterra.[charme-gallery]Opere d’arte hand-made da annodare al collo anche le autentiche settepieghe in seta firmate Sanseverino Napoli, frutto di passione, gusto ed esclusività, destinate a veri cultori della cravatta. Last but not least le scarpe. Quelle realizzate a mano firmate Paolo Scafora sono morbide e comode opere d’arte da calzare. Creazioni di lusso dallo charme innato, confortevoli e di indiscutibile qualità. In fatto di monili, una chicca: la capsule “Rinascita” di Caramanna Gioielli in oro, argento e lapislazzuli. Protagonista su collane, orecchini e anelli firmati dall’architetto e jewelry designer Stefania Caramanna, lo scarabeo alato, simbolo di rinnovamento spirituale, usato dagli antichi egizi per augurare al faraone potere, saggezza e vita eterna.
E spettacolari sono le creazioni preziose e irripetibili di Gustavo Renna, frutto di artigianalità, ricerca, estro e sperimentazione. Come gli anelli realizzati con l’antica tecnica del “filo ritorto”, che esprimono però un concetto moderno e territoriale. Racchiusi, nella parte centrale, minuscoli diorama che richiamano luoghi e scenari mozzafiato. Dai Faraglioni di Capri a Castel dell’Ovo.