Una moda tutta corolle e grandi foglie (prima parte)

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Bruno Caruso

Rose, papaveri, camelie, dafne, gelsomini… Se uno dei più noti slogan sessantottini invitava a “mettere fiori nei cannoni”, i più accorsati stilisti e brand partenopei, per l’Autunno-Inverno 2015-16, hanno scelto di ricoprire di flower e grosse foglie i “must have” delle loro collezioni.

Atmosfere vintage, corolle coloratissime e big leaf per Roccobarocco, che propone sontuosi abiti da sera, opulente gonne arricciate, arditi dress finti due pezzi, gonne sotto il ginocchio e camicie ariose. Il tutto, all’insegna di mix materici e abbinamenti inusuali con protagonisti damascati e broccati, soli o abbinati al pizzo, moderne stampe tweed e tocchi pop. Un’alchimia ricca di nuance, visive e tattili, per capiiper-femminili e seducenti, ma lontani dagli eccessi. Aristocratici, ma ancorati alla concretezza.

Per l’artisan de luxe, Bruno Caruso e la sua “Indimenticabile collection”, sensualità ed eleganza traspaiono attraverso tessuti preziosi, linee sobrie e leggere con rose black&white abbinate a pizzi rigorosamente hand made e lunghe frange, ma anche da esclusivi long dress costellati da grandi dalie declinate in rosso e fucsia su sfondo bianco.[charme-gallery] Cavallino lavorato al laser con stampe floreali per le shoes Mario Valentino. Opere d’arte à porter che puntano su contrasti e forme geometriche, mentre per le altezze si va dai tacchi a spillo agli stiletti passando per tacchi cubani e fondi monoblocco abbinati a punte affusolate e tonde. Per quanto riguarda l’abbigliamento, voilà cappotti A-line, piume per la giacca più cool della stagione, pelle elasticizzata per i leggings da abbinare a maxi t-shirt in nappa, gonne kilt e top in capretto laminato.

Sempre in fatto di scarpe, Bams presenta tronchetti, decollete, slipper, sneaker e stringate, autentici, di altissima qualità e curati nei minimi particolari, frutto dell’unione tra l’antica arte napoletana della calzatura e idee e materiali moderni ed innovativi. Dai velluti ai tessuti  tappezzeria, passando per pelli pregiate e sete indonesiane.

Fine prima parte