È una primavera sospesa tra Storia e Mito, quella immaginata da stilisti e brand campani d’eccellenza per questo 2015. Si parte da molto lontano con il couturier Nino Lettieri che, per la sua donna contemporanea e sensuale, si è lasciato ispirare dalla figura geometrica tratta da un mosaico dell’antica città di Pompei, città dove ha sede la sua Maison. Una collezione declinata utilizzando varie tecniche su tessuti nobili e leggera pelle ecologica. Gli outfit, che rievocano gli anni ‘50 e ‘60, per il giorno vedono protagonisti capi spalla stile kimono di varie lunghezze in mikado e organze con stampe geometriche, pantaloni garçon ed hot pants. Gli abiti da cocktail sono al ginocchio con gonne a pieghe di chiffon, organza e tulle e i corpetti hanno scollature vertiginose ricamati con cristalli. E, per la sera? Abiti lunghi e voluminosi, che alternano tessuti traforati a laser con ricami in paillette e stampe velate da leggerissime organze.
La collezione Roccobarocco, mix perfetto di aulico e pop, trae spunto, invece, dall’arte neoclassica ed elegge a musa la sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte, il cui profilo stilizzato gold&silver si fa protagonista di camicette e tubini, mentre motivi tribali animano capi esclusivi e contemporanei, che strizzano l’occhio all’età imperiale e al peplo. Una chicca, la testa di leone dorata in 3d: dettaglio prezioso su spalline di abiti, collane e bracciali.
Lo stilista Gianni Molaro, nel suo immaginario e fantastico Olimpo, per questa primavera vede la donna come una vera e propria divinità terrestre. Le sue seducenti dee sono infatti tutte di bianco vestite avvolte in morbidi drappeggi e veli di chiffon. Gli abiti in mikado, cady e satin hanno linee scivolate e a sirena con suadenti schiene nude e trasparenze che donano un’immagine divina e al contempo moderna. Tra i grandi protagonisti, il pizzo, intagliato e ricomposto su tulle, che crea eleganti motivi floreali dall’effetto tattoo sulla pelle.
Divinità protagoniste anche per la maison Mario Valentino che, per l’occasione, ha rivisitato lo storico modello “Venus” del 1954 utilizzando pietre preziose e, a un tacco 15 con plateau e rinforzo, contrappone la semplicità e la pulizia di soli quattro fili di perle. Sandalo iconico, realizzato eccezionalmente anche con mini boule in corallo rosso grazie alla collaborazione con l’azienda Mattia Mazza jewels di Torre del Greco. Particolari e raffinatissimi anche i sandali in duchesse dai colori sgargianti pensati dallo stilista partenopeo Alessandro Dell’Acqua per N°21 e proposti sia “natural” che impreziositi da originali ricami all’insegna di cristalli e corallini luminosi e multicolor.[charme-gallery]
Il parigino Jardin des Tuileries, creato da Caterina de’ Medici nel 1564, ha ispirato invece la coloratissima collezione di Bianca Brandi, che ruba forme e colori alla tavolozza della natura e si caratterizza per ricami tridimensionali e petali in macramè, che arricchiscono corpini e scollature asimmetriche, bloccano drappeggi e rinnovano la silhouette.
Fleur anche per Bruno Caruso che, per i suoi abiti sensuali e impalpabili, ha scelto seta, tulle, pizzo e satin tempestati di perle e pietre, declinati in nero con touch silver, blu, cipria e un audace rosso Valentino.
Fiori, stavolta bicolore, per Amina Rubinacci, che propone anche motivi micro, twill e canvas, rivisitati tramite lavorazioni maglia. I materiali non sono mai stati così morbidi e freschi: il cashmere è puro o combinato con seta, lino e viscosa leggera, cotoni tondi e a rilievo. Il luccichio dei filati argentati e delle paillettes traspare sopra e all’interno delle superfici. Le giacche di maglia strutturate sono abilmente rifinite con tessuti e pelle.
L’intramontabile flower power travolge anche la nuova collezione Cannella, costellata da abiti, tute, giacche e casacche romantici e seducenti, che si arricchiscono di volant e motivi plissé. Le gonne si ampliano con modelli a palloncino rendendo frivolo e sbarazzino ogni look. Ritornano il denim e i pois su abitini bon ton anni ‘60. Tra i nuovi tessuti, il dainetto, rigorosamente eco, e la rete in 3d.
In via Toledo 329, cuore pulsante di AlbaChiara, la primavera ha il profumo della creatività, ma anche dell’innovazione e della passione per l’arte tessile. E’ questo, infatti, il luogo in cui prendono forma e vita le creazioni della designer Susi Sposito. Abiti per ogni occasione, i suoi. Tailleur per una cena di lavoro, caftani dipinti a mano. Proposte che esaltano la donna.
Per quanto riguarda l’uomo, per Kiton, la giacca, si conferma l’indiscussa regina del guardaroba e la sua nuova struttura dal rever più stretto, maniche più asciutte, fondo più corto e corpo più avvitato, interpreta alla perfezione le esigenze di stile del gentleman cosmopolita. La capsule del modello Cipa, capospalla della storica sartoria, si arricchisce con un’ampia proposta di blazer abbinati a camicie con stampe floreali da indossare su bermuda a righe o a tinta unita.
Tra le ultimissime novità proposte da Mariano Rubinacci e dal figlio Luca, una leggerissima giacca in cachemire doppiopetto sfoderata, pantaloni in lino piuttosto larghi e l’annuncio della nascita di una vera e propria linea di pret à porter. Uno stile non eccentrico, che rivela particolare cura per i dettagli è quello che contraddistingue la Sartoria Sabino che da sempre realizza abiti nel pieno rispetto della tradizione pur ravvivandoli grazie a idee e particolari sempre nuovi e al passo coi tempi.[charme-gallery]
Modernità e tradizione si sposano alla perfezione nei capi firmati Sartoria Partenopea caratterizzati da interni morbidi, vestibilità impeccabile e naturale raffinatezza. Per i colori, si va dal blu, grande must di stagione, al grigio passando per l’arancio, l’azzurro polvere e il glicine.
Eleganza e artigianalità allo stato puro sono le parole d’ordine anche della Sartoria Antonelli che, per giacche e abiti tailor made, anche per questa season, punta soprattutto su shetland, flanella e tweed.
Riflettori puntati sulla leggerezza per le esclusive scarpe hand made firmate Paolo Scafora, caratterizzate dalla nuova lavorazione Goodyear Extremae declinate in nuance ispirate ai paesaggi marini delle isole del Golfo di Napoli.
I lidi e i mari italiani visti da un gabbiano, ispirano la Spring collection uomo Harmont&Blaine. Riflessi d’acqua in un mondo sommerso, il rosso fiammeggiante dei coralli, il verde trasparente delle alghe, il blu profondo dell’abisso. I colori dei fondali su una base total white che contrapponendosi ne fa esplodere la carica energetica vitale.
Il “re dell’universo delle cravatte hand made”, Maurizio Marinella, propone raffinate ties in seta dallo sfondo declinato in una vasta gamma di nuance di tendenza o tinte più classiche, tempestate di minuscoli pois o micro disegni.